Marcos Jorge si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. La sua cultura è profondamente brasiliana ma considera l'Italia, e Roma, una seconda patria. Al debutto nel lungometraggio con Estômago - Una storia gastronomica (Ieri applauditissimo alla proiezione romana), Jorge fonde le due radici in un film che parla di cibo, amore, vendetta. La vicenda è ambientata in Brasile, ma l'arte culinaria di cui il protagonista diviene un maestro è tutta italiana. Il cuoco infatti ha un ruolo decisivo nell'intreccio della storia, e dietro l'apparenza di una commedia satirica Jorge ne approfitta, con tocco leggero, per fare un'analisi "stratificata" della società, a tratti molto divertente anche se non per tutti i gusti. Un buon mix la "ricetta" produttiva: Estômago è finanziato dalla brasiliana Zencrane e dall'italiana Indiana, società di cui fa parte anche Gabriele Muccino. Segno di un riavvicinamento culturale tra due popoli da sempre molto legati, e che tornano a incontrarsi anche grazie al cinema.