Mentre si sta già preparando Asterix alle Olimpiadi che arriverà nei cinema di tutto il mondo con i prossimi giochi olimpici, esce finalmente anche in Italia Asterix e i Vichinghi in ritardo di quasi due anni rispetto la fortunatissima release francese e tedesca. Una coproduzione europea ad alto budget che porta anche sotto il profilo tecnico la saga degli "irriducibili galli" ad un ottimo livello. Nonostante la storia non sia una delle migliori in assoluto tra quelle ideate dai suoi geniali autori René Goscinny & Albert Uderzo, Asterix e i Vichinghi è sicuramente il più completo tra i tanti film già realizzati, con la possibile eccezione del, forse, insuperabile Asterix e Cleopatra. Tutto inizia quando da Lutezia arriva lo sfaticato nipote del capo Abracourcix. Suo fratello lo ha pregato di trasformare il figlio in un "uomo" e così il debosciato giovanotto viene affidato alle amorevoli cure di Asterix, Obelix ed Idefix. Nel frattempo i Vichinghi decidono di invadere la Gallia per scoprire cosa sia quella "paura" di cui sentono tanto parlare. Lo scontro (fisico) di civiltà è, quindi, inevitabile. In molti momenti esilarante, il film è una versione fedelissima del fumetto, comunque aggiornata con il piccione viaggiatore "Sms" che porta i messaggi dopo che glieli hai scritti toccandone il pancino. Notevole anche la colonna sonora con brani di Celine Dion e una cover della celebre Eye of the Tiger in chiave pop.