Un ex poliziotto newyorkese (Nick Cassidy interpretato da Sam Worthington, protagonista di Avatar e Scontro tra Titani) evaso di prigione si piazza sul cornicione del famoso Roosevelt Hotel di New York, tra la 45esima e Madison Avenue, per dimostrare la sua innocenza. Quest'azione scatena una tempesta mediatica che coinvolge l'intera città, il traffico si paralizza e si forma un'immensa calca di curiosi delimitati dalla polizia. Mentre la determinata negoziatrice-psicologa del Dipartimento di polizia di New York Lydia Spencer (Elizabeth Banks) tenta di dissuaderlo e si trova a fare i conti con un rivale (Edward Burns) convinto che per lei esista un conflitto d'interesse. In realtà Nick, oltre a voler dimostrare la propria innocenza, ha come secondo obiettivo quello di distrarre le autorità dal grosso furto che suo fratello Joey (Jamie Bell) e la sua ragazza Angie (Genesis Rodriguez) stanno portando a termine.
E' questa la trama del film 40 carati diretto dal regista danese Asger Leth, documentarista al suo esordio nel cinema di finzione. Un thriller pieno di spettacolari sequenze d'azione con un aspetto romantico: un uomo che pur di riscattare la propria credibilità mette in gioco la sua vita. Ricorre la figura del “Man on a ledge” (così si doveva intitolare il film: ancora una volta il titolo italiano tradisce l'originale) classica del cinema americano e la sceneggiatura è incentrata sui canoni dell'action movie statunitense e dei film di fuga carceraria. Insomma niente di nuovo, ma spettacolare per chi ama il genere soprattutto per l'ambientazione con riprese girate all'altezza di 78 metri dal suolo che tengono con il fiato sospeso.