E' l'opera prima di Luigi Lo Cascio, La città ideale, il fiore all'occhiello della 27esima Settimana Internazionale della Critica, in programma a Venezia dal 29 agosto a 8 settembre. “La storia di un ecologista convinto fino all'ossessione, che poi entra in crisi: tra talento registico e maturità stilistica, un giallo che sposa il dramma morale, sulla scia di Elio Petri”, dice Francesco Di Pace, delegato generale della commissione di selezione composta da Goffredo De Pascale, Anton Giulio Mancino, Cristiana Paternò e Angela Prudenzi.
Anche quest'anno, l'obiettivo è dare visibilità e distribuzione alle opere prime in cartellone, tutte in anteprima mondiale eccetto l'evento di apertura Water, opera collettiva sull'acqua composta da 7 corti di altrettanti registi e/o attori, tra cui Mohammad Bakri: Eat Sleep Die di Gabriela Pichler, ovvero la crisi economica vista dalla Svezia; Kuf del turco Ali Aydin, sul rapporto tra un padre e un figlio scomparso per supposta attività antigovernativa; il sentimentale, “francese” A Month in Thailand del romeno Paul Negoescu; No Quiero Dormir Sola della messicana Natalia Beristain, protagoniste una ragazza depressa e la nonna affetta da Alzheimer; il belga Welcome Home di Tom Heene, tra sentimento e sesso esplicito; Lotus di Liu Shu, che attraverso l'insegnante di un villaggio - dice la Prudenzi - “porta un duro atto d'accusa contro il capitalismo cinese”.
Con l'esordio di Lo Cascio questi film concorrono al neonato premio del pubblico RaroVideo (5mila euro), nonché sono in lizza per il leone del Futuro, dedicato a tutti gli esordi in cartellone al Lido tra selezione ufficiale e sezioni parallele. Leitmotiv? L'attenzione al mondo e alla condizione femminile con tante registe selezionate, ma - precisa di Pace - “senza quote rosa: quel che conta è il talento”. Non è finita, evento di chiusura è il debutto dietro la mdp della figlia di John Cassavetes e Gena Rowlands Xan, con il vampire-movie “tra Bava e underground Usa” Kiss of the Damned.