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Charles Dickens diceva: "Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L'unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi". Questa citazione riassume perfettamente lo spirito natalizio che coglie di soppiatto il mondo quando l'inverno, improvvisamente, si accende di mille luci tentando di scaldare lo sventurato cuore degli uomini. Indubbiamente lo scrittore inglese godeva della giusta dose di sensibilità e acume per poter, in poche righe, decifrare il mistero malinconico delle feste. E in effetti il Natale non è né allegro né triste, ma solo il momento in cui tutti vogliono dimenticare il passato e ricordare il presente. Il che, purtroppo, è un paradosso irrimediabile, infatti quando Dickens nel 1843 scrisse Il Canto di Natale diede allo spirito di queste feste tre volti, quello passato, quello presente e quello futuro. Il Natale non piace quasi a nessuno e come diceva l'umorista americana Erma Bombock "non c'è cosa più triste al mondo che svegliarsi il giorno di Natale e non essere un bambino" perché quando si cresce si ricorda e i ricordi sono sempre un po' tristi. Eppure le feste sono sacrosante, persino per chi è senza Dio. E così intorno all'8 dicembre parte il grande carrozzone dei festeggiamenti e tutti si adeguano: le città si illuminano, la gente si accalca per le strade, le case vengono decorate, parenti di cui non si ricorda neppure il nome vengono chiamati per i tradizionali auguri, il business del merchandising impazza e poi c'è il cinema: i film di Natale, quelli che parlano del Natale e quelli che escono a Natale.
E tutti vanno al cinema a smaltire panettoni e capponi comodamente seduti in poltrona aspettando che venga l'anno nuovo. O davanti alla Tv, che trasmette tutti gli anni i grandi classici di Natale. E non si schioda, perché anche questa è una tradizione, perché il Natale raccontato dal cinema è favoloso, è come dovrebbe essere: allegro. Ed ecco che fra un paio di decorazioni e il film giusto si accende lo spirito natalizio e tutto sommato si sta bene su quel divano a sgranocchiare il panettone guardando un vecchio film, infagottati fra le coperte con quell'aria di tregua, da tutto. Ma allora quali sono i film di Natale, gli imperdibili e rassicuranti ever-green? Commedie, drammi, cartoon, fantasy e biblici, queste le categorie. Tutti generi diversi che si prestano, ciascuno a suo modo, nel descrivere gli alti e bassi del Natale, quel suo essere, drammaticamente, il periodo più bello dell'anno.