PHOTO
Mick Jagger e i Rolling Stones a tutto volume sulla Croisette. Rubando la scena ai film in concorso e accolto dalle urla dei fan, il 67enne Jagger è rotolato sul festival, per presentare da produttore Stones In Exile, diretto da Stephen Kijak e in cartellone alla Quinzaine des Realisateurs. Rockumentary, racconta l'esilio (anche fiscale) cui quarant'anni fa la band si sottopose nel sud della Francia per registrare il decimo album, Exile on Main Street, passato alla storia come uno dei migliori degli Stones. Le sessioni per la registrazione dell'album rimasero negli annali per gli eccessi di ogni tipo e i cocktail party non-stop, che si consumavano all'interno della grande villa presa in affitto dal gruppo, che la leggenda vuole essere stata un quartier generale della Gestapo nella Francia occupata.
Prima della proiezione, un Mick Jagger asciutto e ironico ha subito conquistato il pubblico: "Nei primi anni '70 eravamo giovani, belli e molto stupidi, ora siamo solo stupidi". Con nota a margine di disimpegno rock: "Nixon era alla Casa bianca, la guerra in Vietnam andava avanti, Eddy Merks aveva appena vinto il Tour de France, ma noi non sapevamo nulla di tutto questo, eravamo chiusi a fare questo album".