Le prime avvisaglie dell'amore e dell'amicizia, i protagonisti tra i 10 e gli 11 anni, e la stessa polisportiva: hockey e pattinaggio artistico. E all'orizzonte un quadrangolare a Mosca… Sono Amori elementari, primo lungometraggio di finzione del provetto documentarista Sergio Basso, che ha imbarcato nel progetto anche Cristiana Capotondi e Andrey Chernyshov, rispettivamente allenatori di pattinaggio e hockey: arriverà nelle nostre sale il 20 febbraio con Academy Two, e – dice il regista – “è una storia a misura di bambino, fatta per emozionarli”, che finalmente supplisce alla triste mancanza di film per ragazzi in Italia.
Se la Capotondi confessa “l'amore per le opere prime” e parla del suo personaggio come di una “Fata Turchina”, Basso ricorda “il workshop di stampo teatrale fatto con i bambini: non girando in sequenza, volevo allenarli all'arco narrativo e psicologico dei propri personaggi, affinché ciascuno di essi potesse vedere i superpoteri degli altri”. Non sono mancati sul set divertimento e sorpresa, soprattutto per la scena del primo bacio tra due piccoli protagonisti, per cui – ricorda Basso – “ci sono voluti 14 ciak, continuavano a scontrarsi con i nasi…”.
Giallo a Milano e Il viaggio di Gesù in carnet, Basso viene dai documentari, un'esperienza che si è rivelata oltremodo utile per esordire alla finzione, perché “se imbrigli troppo la realtà sulle tue aspettative recalcitra”. Se il regista sottolinea i due anni e mezzo di scrittura con Marianna Cappi e Marina Polla de Luca e si concentra sui bambini: “Non verbalizzano i sentimenti, ma li esplicano con l'azione, per questo abbiamo scelto lo sport”, tra le ispirazioni di Amori elementari cita Gianni Rodari, “un predecessore mostruoso per fantasia”. E conclude: “Inquadro emozioni e sentimenti che sbocciano per la prima volta, per cui la forma del racconto deve essere fresca”. E gli adulti? Basso e la Capotondi concordano: “Sono adulti bambini, pieni di onestà e idealismo”.