E' morto quest'oggi all'ospedale di Malaga, dove era stato ricoverato per un ictus, Jess Franco. 83 anni, Jesús Franco Manera (questo il suo vero nome), è stato un regista, sceneggiatore, attore, compositore, direttore della fotografia, produttore cinematografico e montatore spagnolo.
Autore di oltre centosettanta lungometraggi, Franco è tra i maestri riconosciuti dell'horror erotico, genere più volte considerato di serie B, ma non solo, avendo spaziato in quasi 50 anni di carriera in tutti i generi e sottogeneri: anche per questo, nel 2008, la Cinémathèque française gli dedicò un ciclo monografico in cui vennero proiettati 65 dei film da lui diretti.
Jess Franco esordisce al lungometraggio nel 1959 con Tenemos 18 años: in dieci anni realizza altri 25 film, compresi - nel 1968 e nel 1969 - Justine, ovvero le disavventure della virtù (tratto dal romanzo del Marchese De Sade), con Romina Power e Klaus Kinski e Il conte Dracula, interpretato da Christopher Lee, anche questo con Klaus Kinski. Nel 1970 è la volta del cult Vampyros Lesbos, celebre anche per la colonna sonora composta da Manfred Hübler e Siegfried Schwab. Tra Germania, Francia e Svizzera realizza qualcosa come altri 60 film fino al 1979, spesso anche a bassissimo costo, sempre o quasi sempre interpretati da Lina Romay (morta nel febbraio 2012), sua musa inseparabile sul lavoro e nella vita, iniziando dal 1973 con Sospiri. A fine anni settanta torna in Spagna, ma negli anni ottanta è di nuovo a Parigi per tentare la strada che lo possa integrare nel sistema: lavora con attori importanti, come Helmut Berger e Fernando Rey, ma si accorge ben presto che non è il cinema che fa per lui. Ad inizio anni novanta, su richiesta di Oja Kodar, ultima moglie di Orson Welles, completa il "maledetto" Don Quijote mai terminato del maestro americano. Dal '92 in poi tenta la strada della produzione in video, sempre tentando la via della sperimentazione ma accolto con minor entusiasmo dai suoi estimatori.
Nel 2009 ottiene il Premio Goya alla carriera.