Bongiorno, Pesaro... Con Nancy Savoca, Camilla Calamandrei e Susan Caverna Lloyd, Marylou Tibaldo-Bongiorno è una delle registe protagoniste della rassegna sul cinema italo-americano al festival di Pesaro: per lei due documentari - Mother Tongue e Revolution '67 - e il lungometraggio Little Kings, programmato in piazza per domani sera. Mother Tongue indaga sui luoghi comuni della cultura italo-americana, attraverso interviste a, tra gli altri, John Turturro, Rudolph Giuliani, Martin Scorsese e alle rispettive madri, che spesso - è il caso del regista di Quei bravi ragazzi - ne hanno segnato incisivamente la carriera. Le ribellioni afro-americane di Newark nell'estate del 1967, invece, sono al centro di Revolution '67, che raggruppa varie testimonianze, tra cui quela di Tom Hayden, marito di Jane Fonda e leader della nuova sinistra americana: il focus qui è sul razzismo della comunità italo-americana. "Nei nostri lavori documentari - dice la Bongiorno - siamo voluti partire dagli stereotipi della cultura italo-americana, quali figura della madre e il razzismo, per tracciare un elemento d'identità e sottolineare i cambiamenti rispetto a certi evidenti pregiudizi". Sui temi di Revolution ‘67, la Bongiorno sta lavorando a un film di finzione prodotto da Spike Lee, che già aveva inquadrato il problema razziale tra la comunità italo-americana e quella afro-americana in Fa' la cosa giusta. Sempre sulla relazione Italia-America, la Bongiorno e il marito hanno in progetto un documentario su New Orleans e Venezia legate dall'acqua.