Violette

BELGIO 2013
L'intenso rapporto tra Violette Leduc e Simone de Beauvoir, nato a St Germain des Prés negli anni dopo la guerra e durato per tutta la loro vita. La loro relazione sarà contraddistinta dalla ricerca da parte di Violette della libertà attraverso la scrittura e la convinzione di Simone di avere tra le mani il destino di una straordinaria autrice.
SCHEDA FILM

Regia: Martin Provost

Attori: Emmanuelle Devos - Violette Leduc, Sandrine Kiberlain - Simone de Beauvoir, Olivier Gourmet - Jacques Guérin, Catherine Hiegel - Berthe, Jacques Bonnaffé - Jean Genet, Olivier Py - Maurice Sachs, Nathalie Richard - Hermine, Stanley Weber - René, Nicole Colchat - Sig.ra Belaval, Paulette Frantz - Sig.ra Moustier, Jean-Paul Dubois (II) - Ernest, Richard Chevallier - Louis Jouvet, Jean Toscan - Sig. Motté, Fabrizio Rongione - Yvon Belaval, Pierre-Alain Chapuis - Jacques Lemarchand, Alexandre Massonet - Sig. Chantelauze, Pierre Gribling - Jacques, marito di Violette, Marc Faure - Gaston Gallimard, Erwan Creignou - Marcel

Sceneggiatura: Martin Provost, Marc Abdelnour, René de Ceccatty

Fotografia: Yves Cape

Musiche: Hugues Tabar-Nouval

Montaggio: Ludo Troch

Scenografia: Thierry François

Arredamento: Catherine Jarrier-Prieur

Costumi: Madeline Fontaine

Durata: 139

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO DRAMMATICO

Specifiche tecniche: HD, DCP (1:1.85)

Produzione: TS PRODUCTIONS, FRANCE 3 CINÉMA, CLIMAX FILMS

Distribuzione: MOVIES INSPIRED (2015)

Data uscita: 2015-06-25

TRAILER
CRITICA
"Sarebbe un peccato che 'Violette', film biografico di un'epoca letteraria, quella francese del dopoguerra, passasse inosservato: ben fatto, zeppo di indizi come un noir culturale, rivolgendo le lancette sull'oggi, usa due attrici in gran forma, Emmanuelle Devos e Sandrine Kiberlain. (...) La qualità del film di Martin Provost è l'aver raccontato come un quadro impressionista il clima di un momento particolare, legato al mercato nero del dopoguerra in cui si inserisce il forte dolore singolo di una donna che non accetta il suo essere bastarda e omosessuale, tanto che fa un tentativo etero. La biografia di gruppo è un istruttivo contributo a una cine storia letteraria in cui una bellissima compagnia di attori (da citare Catherine Hiegel, la madre) offre esempi di lotta libera quotidiana contro un mondo che stava dimenticando i Guermantes e si andava con fatica rifondando." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 25 giugno 2015)