VIETATO AI MINORI

ITALIA 1992
Una piccola troupe cinematografica agli ordini di Scalpo si installa all'Elba ufficialmente per realizzare un documentario sulle bellezze naturali dell'isola, in realtà per girare un porno-film a basso costo. Da Roma, Scalpo ha portato con sè il giovane Salvatore, piccolo attore disoccupato, assolutamente ignaro del tipo di lavoro che lo aspetta ed ingaggiato per i suoi attributi fisici. Della troupe fanno parte Edith Costello, rinomata star, nel ruolo di una badessa bramosa di un ussaro focoso, la cui parte era stata prima destinata a Thomas Parker, ex-professore di liceo, che ha piantato tutto perchè innamorato di Edith, ma che ora è stato rifiutato dal produttore de Robertis. Vi sono poi Ivan, il regista, ed Arnolds, l'operatore (una "strana" coppia), e Ada, la costumista. Mentre Salvatore, "impotente" al primo ciack, passa scoraggiato una intera giornata errando per l'isola, Scalpo, dopo averlo cercato inviperito, si trova costretto a chiedere al finanziatore di riammettere Thomas sul set. Il che avviene, ma intanto Salvatore ha incontrato una disinvolta netturbina, Barbara, intravista al momento dello sbarco dal traghetto, ha simpatizzato e con lei ha fatto l'amore in una cabina vicino al mare. Barbara - tipo spiccio - gli dichiara che l'avventura deve finire lì. Amareggiato, Salvatore rientra sul set e questa volta offre la migliore delle "prestazioni", con grande gaudio della pornodiva e accesso di gelosia di Thomas. Edith tuttavia, come confida a de Robertis, il quale l'aveva a suo tempo lanciata nella squallida carriera, è ora decisa ad abbandonare questo "lavoro", perchè vuol fare l'attrice vera, ma questi ironicamente la sconsiglia. Frustrata, la donna finisce a notte in un locale e i carabinieri la mettono in guardina, dato che l'hanno vista fra le barche nelle braccia di un marinaio americano di colore, nè lei ha con sè i documenti. Nel frattempo Salvatore decide di non tornare a Roma e di restare all'Elba. Il film di Scalpo è in pericolo: piagnucolando con i carabinieri, egli ottiene il rilascio di Edith, ma la troupe dovrà lasciare l'isola con il primo traghetto. La diva però tornerà fra le braccia di Parker e i due metteranno fine ad una vita falsa e disordinata. Salvatore riuscirà a farsi assumere come netturbino e resterà con Barbara. Ivan ha in mente la regia di un buon film, questa volta tutto suo (ovviamente con l'aiuto del tecnico amico) e Scalpo si imbarca con le poche centinaia di metri girati, da rimpolpare a Roma con spezzoni e ritagli, tanto da mettere in distribuzione ancora una volta Edith Costello e quel Salvatore, sprovveduto, ma gagliardo.
SCHEDA FILM

Regia: Maurizio Ponzi

Attori: Sabrina Ferilli, Alessandro Haber - Scalpo, Amedeo Letizia, Angelo Orlando - Arnolds, Nicola Pistoia - Juan, Paco Reconti - Salvatore, Gina Rovere, Mariella Valentini - Edith Costello, Massimo Venturiello - Thomas Parker, Massimo De Rossi

Soggetto: Melania Mazzucco, Luigi Guarnieri

Sceneggiatura: Maurizio Ponzi, Melania Mazzucco, Luigi Guarnieri

Fotografia: Maurizio Calvesi

Musiche: Fabio Liberatori

Montaggio: Sergio Montanari

Scenografia: Pasquale Germano

Durata: 101

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: PICCIOLI FILM

Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

NOTE
CRITICA
La probabile intenzione di soggettista e regista era di offrire una facile satira del mondo dei pornofilm, sulle emozioni e le varie ambasce che finiscono sul set. Non è che lo spunto fosse trascendentale, ma qualcosa poteva anche venirne fuori, sempre che il filo dell'ironia e un buon ritmo assistessero gli intenti in questione. Invece il film tira avanti stancamente, spesso si disperde ed è scarso di sceneggiatura. Considerato l'argomento cioè il filone in cui si impegnano produttori, registi ed interpreti per scopi di solo lucro alcune scene sono ben immaginabili. Gemiti smanie e furori (simulati per lo più, ma pur sempre inequivocabili e squallidi) contribuiscono a d accentuare i toni da guitteria che marcano tutto l'insieme. Tra gli interpreti è comunque da non dimenticare Alessandro Haber che, in un ruolo sfaccettato fra il creativo (si fa per dire, poichè tocca a lui scrivere dialoghi sbrigativi, ma pesanti), il lamentoso e l'isterico rimane sempre l'attore espressivo che è. (Segnalazioni Cinematografiche)