Sergio Amidei. Ritratto di uno scrittore di cinema

ITALIA 2005
Materiale di repertorio, spezzoni di oltre 20 storici film italiani, interviste a compagni di vita e di set come Mario Monicelli, Francesco Rosi e Suso Cecchi d'Amico raccontano la vita e il lavoro dello sceneggiatore di 'Roma città aperta' e 'Sciuscià', "un vero e proprio rivoluzionario del cinema, senza il quale - spiega Ettore Scola - non ci sarebbero stati né il neorealismo, né la commedia all'italiana".
SCHEDA FILM

Regia: Ettore Scola

Attori: Franco Giraldi - Se stesso, Carlo Lizzani - Se stesso, Age - Se stesso, Alberto Barbera - Se stesso, Gian Piero Brunetta - solo voce, Suso Cecchi d'Amico - Se stessa, Callisto Cosulich - Se stesso, Jules Dassin - Se stesso, Piero De Bernardi - Se stesso, Luciano Emmer - Se stesso, Gigliola Fantoni - solo voce, Giancarlo Giannini - solo voce, Jean Gili - solo voce, Ugo Gregoretti - Se stesso, Francesco Maselli - Se stesso, Mario Monicelli - Se stesso, Ugo Pirro - Se stesso, Giovanna Ralli - Se stessa, Furio Scarpelli - Se stesso, Luciano Tovoli - Se stesso

Soggetto: Silvia Scola

Fotografia: Stefano Coletta

Montaggio: Mauro Menicocci

Aiuto regia: Paola Scola

Durata: 59

Colore: B/N-C

Genere: BIOGRAFICO DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DIGITALE

Produzione: MAURO BERARDI PER LUNA ROSSA CINEMATOGRAFICA E ISTITUTO LUCE

NOTE
- PRESENTATO FUORI CONCORSO AL TAORMINA BNL FILMFEST 2005.

- RICERCHE EFFETTUATE DA MARTA RIZZO.
CRITICA
"Coprodotto da Luna Rossa e Istituto Luce, il documentario rischia di non arrivare mai al cinema. A bloccarlo, denunciano gli autori, potrebbero essere gli esorbitanti costi dei diritti richiesti per gli spezzoni dei film utilizzati: un totale di 22 titoli, pochissimi dei quali concessi gratuitamente, dal costo variabile tra i 500 e i 30.000 euro l'uno. In attesa che la situazione si sblocchi, il produttore di Luna Rossa Mario Berardi assicura intanto la distribuzione homevideo e annuncia un possibile approdo in tv: "Tra le strategie al vaglio - spiega - stiamo considerando l'ipotesi di barattare i diritti di cui saremmo debitori, con quelli derivanti dallo sfruttamento televisivo". I paradossi non si fermano qui. A conferma del valore del prodotto confezionato da Ettore Scola e sua figlia, il fatto che molti materiali di repertorio da loro utilizzati fossero ignoti agli stessi archivi della Rai in cui erano depositati. Per altri, addirittura scomparsi dagli scaffali, i due si sono invece dovuti rivolgere alla trasmissione televisiva Blob." (Diego Giuliani, cinematografo.it , 16 giugno 2005)