Pazze di me

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Risate zero per la nuova commedia di Brizzi: l'emancipazione dal matriarcato tra banalità e gag stanche

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ITALIA 2012
Andrea è l'unico maschio di una ingombrante famiglia tutta al femminile: la madre Vittoria; le tre sorelle Beatrice, Veronica e Federica; la nonna Matilde e la badante Bogdana; persino il cane è femmina! Ovviamente ogni fidanzata che Andrea ha avuto finora non è riuscita a superare il devastante impatto con loro così, quando incontra Giulia, la donna della sua vita, il ragazzo decide di mentire spacciandosi per orfano. L'inganno sarà però di breve durata e Andrea dovrà fare di tutto per impedire all'invadente gruppo di rovinare anche questa relazione...
SCHEDA FILM

Regia: Fausto Brizzi

Attori: Francesco Mandelli - Andrea, Loretta Goggi - Mamma Vittoria, Chiara Francini - Beatrice, Claudia Zanella - Veronica, Marina Rocco - Federica, Valeria Bilello - Giulia, Lucia Poli - Nonna Matilde, Paola Minaccioni - Bogdana, Maurizio Micheli - Marcello, Gioele Dix - Riccardo, Flavio Insinna - Papà Andrea, Margherita Vicario - Roberta, Alessandro Tiberi - Maurizio, Pierfrancesco Diliberto - Ludovico il Filosofo, Edy Angelillo - Maria Paola

Soggetto: Fausto Brizzi, Marco Martani, Federica Bosco

Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Marco Martani, Federica Bosco

Fotografia: Marcello Montarsi

Musiche: Bruno Zambrini

Montaggio: Luciana Pandolfelli

Scenografia: Maria Stilde Ambruzzi

Costumi: Monica Simeone

Suono: Marco Fiumara

Durata: 94

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: MARIO GIANANI E LORENZO MIELI PER WILDSIDE CON RAI CINEMA

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION (2013)

Data uscita: 2013-01-24

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE S.P.A., GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. E CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO.
CRITICA
"Peccato che si sia risparmiato sulla sceneggiatura, perché l'idea c'è e ricorda Monicelli. Un giovane vive circondato da sette donne ed ha una vita sentimentalmente confusa. Ping pong di situazioni prevedibili, ma ogni tanto il concertato femminile funziona perché ha dame di talento, mamma Loretta Goggi e nonna Lucia Poli. Brizzi lascia il giovanilismo coatto e gli porta bene nel scegliere Francesco Mandelli che, fuori dal look del solito idiota, è un attore vero, simpatico che costruisce il ruolo." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 24 gennaio 2013)

"Ancora una volta femmine contro i maschi, ma stavolta lo spiegamento di forze sul fronte del gentil sesso è tale che non si può far altro che simpatizzare con il protagonista: Francesco Mandelli, rimasto l'unico uomo di casa dacché il padre se ne è andato. La sua famiglia è composta dalla mamma 'generalessa' Loretta Goggi, dalla nonna svampita Lucia Poli con badante acclusa (Paola Minaccioni) e da tre sorelle che sono una iattura: Chiara Francini Miss Perfezione, la misantropa Claudia Zanella e la svitata Marina Rocco. Soffocato da tanto invadenti e invasive figure, riuscirà mai il poveretto ad avere una sua vita amorosa? Brizzi conduce la piccola commedia con ritmo e allegria, senza indugiare nel sentimentalismo, e il cast è buono e ispira simpatia." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 24 gennaio 2013)

"Non brilla per brio (...) (ma non pecca di volgarità) la commedia di Enrico Brizzi, 'Pazze di me', in cui il trentenne Andrea deve fare i conti con le donne di famiglia che mettono in fuga anche la fidanzata più innamorata."(Alessandra De Luca, 'Avvenire', 24 gennaio 2013)

"(...) il film ha le tinte pastello di un quadro da sala d'attesa: si aspettano invano le risate - solo con la Minaccioni si sogghigna - o un sussulto d'orgoglio, mentre il ping pong tra schermo e realtà è delegato agli spettatori sotto lsd. No, non fa impazzire." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 24 gennaio 2013)

"Piacerà a coloro che da 'Notte prima degli esami' apprezzano l'abilità (se vogliamo meccanica, ma pur sempre apprezzabile) di orchestrare il girotondo dei personaggi, di farli entrare e uscire di scena al momento giustissimo (non prima cioè di aver sparato la loro brava gag)." (Giorgio Carone, 'Libero', 24 gennaio 2013)