Mai + come prima

ITALIA 2005
Finiti gli esami di maturità, Giulia, Martina, Fava, Lorenzo, Enrico, e Max - un ragazzo disabile estremamente sensibile ed autoironico - partono per un'avventurosa vacanza in montagna. A stretto contatto con la natura e con le sue "imprevedibili" manifestazioni, tutti loro impareranno a badare a se stessi e a prendere decisioni importanti per sè e per gli altri. Al momento di ritornare in città si saranno trasformati in persone molto diverse.
SCHEDA FILM

Regia: Giacomo Campiotti

Attori: Laura Chiatti - Giulia, Natalia Piatti - Martina, Federico Battilocchio - Fava, Nicola Cipolla - Max, Marco Velluti - Lorenzo, Marco Casu - Enrico, Francesco Salvi - Papà di Enrico, Pino Quartullo - Papà di Lorenzo, Daniela Scarlatti - Mamma di Lorenzo, Lunetta Savino - Mamma di Fava, Emanuela Grimalda - Mamma di Martina, Fabio Sartor - Papà di Giulia, Mariella Valentini - Mamma di Giulia, Emanuele Vezzoli - Brandt, Lidia Broccolino - Mamma di Max, Marco Gambino - Papà di Max, Daniele Dolzi - Ciro, Umberto Mancini - Papà di Fava, Rebecca Raimondi - Sorellina di Enrico, Luca Mori, Giselda Volodi - Presidente maturità, Paolo De Vita - Professore

Soggetto: Giacomo Campiotti

Sceneggiatura: Giacomo Campiotti, Aleksandr Adabashyan

Fotografia: Duccio Cimatti

Musiche: Corrado Carosio, Pierangelo Fornaro

Montaggio: Joe Walker, Fabio Nunziata

Scenografia: Alessandro Vannucci, Peter Kaser

Costumi: Alexandra Toesca

Effetti: Fabio Luongo, Franco Galiano, Fabrizio Pistone

Altri titoli:

Mai più come prima

Il sentiero dei guerrieri della luce

Durata: 106

Colore: C

Genere: AVVENTURA DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: GIACOMO CAMPIOTTI PER PRANA FILM IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM, SKY

Distribuzione: MEDUSA

Data uscita: 2005-11-11

NOTE
- EFFETTI SONORI: STEFANO COSTANTINI.

- RIPRESE EFFETTUATE A ROMA E SULLE DOLOMITI (ALTA VALBADIA, SAN CASSIANO, PARCO NATURALE DI FANES E MONTE CRISTALLO).

- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2006 PER LA MIGLIORE CANZONE.

- CANDIDATO AL DAVID GIOVANI 2006.
CRITICA
"L'avvio, con la scuola, la fine dei corsi, i risultati degli scrutini, non si discosta molto dai moduli soliti, e così, dopo, i rapporti con gli adulti, con le consuete incomprensioni tra genitori e figli, diventate ormai una maniera. Meglio risolti, in occasione dell'escursione in montagna, i rapporti fra i sei ragazzi, anche se le singole fisionomie non hanno tratti tali da distinguersi molto tra loro. (...) Il seguito, tuttavia, con cui si vorrebbe rappresentare l'elaborazione del lutto da parte dei superstiti e le conseguenze che alla fine comporta, non rivela motivazioni psicologiche molto meditate e stenta a convincere. Anche perché i ragazzi, tutti esordienti, non hanno i carismi necessari, pur non privi di spontaneità. Pesano, sul contesto, delle musiche fortemente insistite, allusive e presaghe. In contraddizione con quel realismo di cronaca cui la regia sembra tendere." (Gianluigi Rondi, "Il Tempo", 11 novembre 2005)

"Film per ragazzi, pedagogico: insegna come stare con gli altri (a esempio, portando con sè durante una gita sulle Dolomiti per trekking e ascensioni, un ragazzo spastico che non può camminare e neppure parlare) ; insegna come apprezzare la bellezza della natura (nell'ascesa, arrivano in cima al monte Cristallo); insegna come affrontare la sofferenza per la morte accidentale di un amico, come ritrovarsi dopo un periodo in cui ciascuno è rimasto isolato, come non avvilirsi se i genitori non capiscono e si alterano. (...) Il regista Campiotti, 48 anni, qui anche soggettista e co-sceneggiatore, per qualche motivo personale (l'episodio rispecchia una sua esperienza da adolescente), oppure per motivi religiosi o spirituali, mostra una grande cambiamento rispetto ai film precedenti (Corsa di primavera, Come due coccodrilli), con l'acquisizione di una speciale semplicità e ingenuità." (Lietta Tornabuoni, "La Stampa", 11 novembre 2005)

"Nulla è condonato: tutta la retorica dei giovani (per non dire le famiglie!), la natura e le sue meraviglie, l'adolescenza a termine, oltre al personaggio ricattatorio dello spastico, al punk disturbato, alla biondina viziata, alla bruttina quasi stagionata: tutti segnati. Pare lo sia stato anche l'autore Giacomo Campiotti (è suo il sensibile Come due coccodrilli), che può chiedere le attenuanti per questo (foto)romanzetto di formazione sincero ma incapace di emozioni, clamorosamente banale, inficiato da troppo buoni sentimenti come un volantino ciellino. Volonterosamente recita un gruppo di giovani stereotipati, senza simpatia." (Maurizio Porro, "Corriere della Sera", 12 novembre 2001)