Luna di fiele

Bitter Moon

FRANCIA 1992
Due coppie sono in crociera su di una nave che fa rotta per Istanbul: quella di Nigel e Fiona (sposati da sette anni, ma già fiacchi e delusi) e quella di Oscar e Mimì (lui scrittore americano di scarso successo, immobilizzato in carrozzella, la moglie più giovane e di una esplosiva, sensualissima bellezza, che rallegra i passeggeri con danze erotizzanti). Oscar induce Nigel ad ascoltare come ha conosciuto la donna e Nigel, trascurando la moglie, finisce per passare nella cabina dell'altro delle ore, affascinato sia dalla bellezza di Mimì, sia dal racconto della vita e delle esperienze di quei due. E' un crescendo irrefrenabile di verbalità lussuriosa e di immagini perverse, che accende giorno dopo giorno la curiosità e la passione del più giovane. Mimì se ne è accorta ma dichiara a Nigel che sarà sua solo dopo che avrà saputo tutto di loro e, per proprio conto, Oscar esige a conferma che il giovanotto non può rifiutare di conoscere la fine della storia. Oscar e Mimì si sono incontrati per puro caso in un bus parigino. Oscar ha impegnato molto tempo per ritrovare la bellissima (cameriera di un bar), altro tempo per farne la sua amante. La loro vita è stata solo un susseguirsi di eccessi e stravaganze sessuali, con un aborto, imposto da Oscar. Poi, stancatosi, l'uomo aveva lasciato Mimì, abbandonandola con un pretesto a bordo di un aereo in partenza per il Centro America e restituendo se stesso a libertà e stravizi. Paralizzato dopo un investimento, Oscar torna in assoluto possesso di Mimì che, fattasi sposare, si produce in veste di infermiera-carceriera con cattiverie, torture ed umiliazioni. Oscar si è dovuto adattare, accettando tutto. Disgustato dai dettagli, ma attirato da Mimì, Nigel non ottiene nulla da lei, mentre sta perdendo Fiona, non insensibile alla corte di un play boy sudamericano incontrato sulla nave. Quando tutti i passeggeri sono nella sala delle feste per il ballo di fine d'anno, provocante come non mai, quasi una sconosciuta per Nigel, Fiona si mette a ballare con Mimì, entrambe unite come ventose tra baci e languori, fra le risa e i commenti generali. Indi si ritirano in cabina, dove lo smarrito Nigel le ritrova addormentate a letto, davanti al compiaciuto Oscar, il quale, definita focosissima Fiona, prima spara alla moglie e poi si suicida. All'alba Nigel e Fiona tentano di ritrovare se stessi e l'amore di un tempo, dopo una esperienza che li ha travolti e sconvolti.
SCHEDA FILM

Regia: Roman Polanski

Attori: Peter Coyote - Oscar, Emmanuelle Seigner - Mimì, Kristin Scott Thomas - Fiona, Hugh Grant - Nigel, Victor Banerjee - Singh, Sophie Oatek - Amrita, Luca Vellani - Dado, Richard Dieux - Ospite alla festa, Patrick Albenque, Boris Bergman

Soggetto: Pascal Bruckner

Sceneggiatura: Gérard Brach, Roman Polanski, John Brownjohn

Fotografia: Tonino Delli Colli

Musiche: Vangelis

Montaggio: Hervé de Luze

Scenografia: Gérard Viard, Willy Holt

Costumi: Jackie Budin

Altri titoli:

Lunes de fiel

Durata: 144

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Tratto da: romanzo "Lunes de fiel" di Pascal Bruckner

Produzione: R.P.PRODUCTION PARIS & TIMOTHY BURRILL PRODUCTIONS LONDON , LES FILMS ALAIN SARDE E CANAL+

Distribuzione: FILMAURO (1993) - FILMAURO HOME VIDEO

NOTE
- ESTERNI E INTERNI DELLA CROCIERA NEL FILM SONO STATI GIRATI SU UNA VERA NAVE IN ROTTA DA VENEZIA A ISTANBUL.

- SUONO: DANIEL BRISSEAU.

- COREOGRAFIE: REDHA.
CRITICA
"Tensioni indubbie con senso sicuro del cinema, ma anche modi ripetitivi, situazioni diluite, voglia, gusto conclamato per le prurigini. Nelle cifre oggi di moda degli istinti bassi e "di base"." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')

"Tratto da un romanzo di Pascal Bruckner, per la malizia e i giochi perversi di Roman Polanski il film abbonda di sesso, sadismo e masochismo: ci sono l'eccesso, la passione fino allo spasimo e i sollazzi erotici affidati a fruste e oggettini di repertorio. Poi l'aborto della donna, indi l'umiliazione fisica e morale dello scrittore, vittima di torture materiali e psicologiche, infine l'inevitabile voyeurismo che precede assassinio e suicidio. In una simile girandola di follie, gioca il suo ruolo la voluttà malsana del principale protagonista nel raccontare ad un ascoltatore prima reticente e imbarazzato, poi acceso e quasi spinto nelle braccia della donna, tutto un passato di torpitudini e sfrenatezze." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 115, 1993)