Le cameriere

ITALIA 1959
Gabriella, giovane cameriera di una famiglia signorile, si lascia sbadatamente portar via una "trousse" d'oro appartenente alla padrona. Per provare la propria innocenza la ragazza dovrebbe rivelare le circostanze nelle quali è avvenuto il furto; ma, poiché si tratta di un episodio che potrebbe essere male interpretato dal suo fidanzato, Gabriella preferisce tacere e viene denunciata alla polizia. Dopo varie peripezie, nelle quali interviene un avvocato di mezza età, un impenitente donnaiolo, tutte le cameriere del palazzo, amiche di Gabriella - fra le quali primeggia per la vivacità del temperamento Giovanna - si danno da fare perscoprire il ladro, e per mezzo di un abile stratagemma ci riescono, e lo fanno arrestare.
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Ludovico Bragaglia

Attori: Giovanna Ralli - Giovanna, Valeria Moriconi - Gabriella Calcinetto, Xenia Valderi - Signora Giraud, Sergio Raimondi - Armando, Marina Malfatti - Valeria, Tiberio Murgia - Rosario, Ugo Tognazzi - Mario, il ladro, Aroldo Tieri, Carlo Giuffré, Arturo Bragaglia, Renato Terra Caizzi, Anita Traversi, Liana Del Balzo, Andrea Checchi, Maria Badmayev, Roberto Paoletti, Marcello Paolini, Carlo Romano, Nadia Catani, Armando Annuale, Paolo Fiorino, Anna Campori, Vittoria Santocinto, Sandro Pistolini, Daniele Vargas, Ignazio Leone, Carlo Lombardi, Carlo Sposìto, Mario Meniconi, Giovanna Avena, Pina Renzi, Yvette Masson

Soggetto: Sandro Continenza, Gianni Puccini, Carlo Romano

Sceneggiatura: Sandro Continenza, Gianni Puccini, Carlo Romano, Dino Verde

Fotografia: Tonino Delli Colli, Franco Delli Colli - operatore

Musiche: Carlo Innocenzi, Riccardo Vantellini

Montaggio: Gabriele Varriale

Durata: 93

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Produzione: GEO AGLIANI, GINO MORDINI PER PRODUZIONI ASSOCIATE AGLIANI-MORDINI

Distribuzione: EURO INTERNATIONAL FILM

CRITICA
"In questo film le trovate sono forse più valide e più divertenti che ne 'I pappagalli', che narrava più o meno lo stesso soggetto e in cui la materia era trattata con maggior garbo, ma con minor spirito farsesco". (Alberto Albertazzi, 'Intermezzo', 1-5, 15 agosto 1958)

"Si tratta di una vicenda leggera e superficiale, realizzata con approssimazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 46, 1959)