La cicala

ITALIA 1979
Wilma Malinverni è una donna in là con l'età che ha alle spalle una parentesi di prostituzione e ora fa la cantante alla "Palma d'oro", il locale di Ermete. Licenziata cinicamente dal proprietario, quando il pubblico mostra di non gradirla più, Wilma si allontana seguita dall'unica ammiratrice che le è rimasta, una zingarella, detta "La Cicala". In una balera vendono scoperte per caso da Annibale che le invita ad aiutarlo nella gestione di un complesso bar-albergo-distributore di benzina e, visti i buoni affari che immediatamente seguono, sposa Wilma e chiama "La Cicala" la sua proprietà. Tuttavia, essendo il locale frequentato da camionisti affamati di donne, Wilma e Cicala si trovano ben presto a subire numerosi assalti. La situazione si aggrava quando arriva la 18enne Saveria, figlia naturale di Wilma, che rimane scandalizzata dal fatto che la madre si lascia sedurre da Carburo. Saveria, allora, dimostrando una cattiveria insospettabile dietro il suo aspetto angelico, dichiara guerra alla madre e all'amica Cicala. Si offre a Carburo e ad altri, e fugge con Cipria provocando in Annibale una reazione piuttosto infelice. Wilma, disperata, uccide Cipria quando lo trova in intimità con Saveria poi si butta nel fiume ove annega, nonostante il tentativo di salvarla fatto dalla sempre fedele e attenta Cicala. Saveria, rimasta padrona del campo, conquista il letto di Annibale e cambia il nome del locale in quello di "La Regina". Carburo, deciso a vendicare Wilma e Cicala, vince Saveria in una partita al biliardo con Annibale e la porta con sé. Nell'incidente automobilistico che nasce dall'inseguimento messo in atto dal confuso Annibale, Saveria trova la morte.
SCHEDA FILM

Regia: Alberto Lattuada

Attori: Virna Lisi - Wilma Malinverni, detta 'Malin', Anthony Franciosa - Annibale Mereghetti, detto 'Ulisse', Clio Goldsmith - Cicala, Renato Salvatori - "Carburo", Barbara De Rossi - Saveria, figlia di Wilma, Antonio Cantafora - Alberto Antonelli, detto "Cipria", Corrado Olmi - Il parroco, Mario Maranzana - Bertazzoni, Natale Nazzareno - Gandula, Aristide Caporale - "Bretella", Riccardo Garrone - Ermete, Imelde Marani - Signora Egle, Vincenzo Del Prato - Sergente dei Carabinieri, Ettore G. Mattia - Insegnante di musica, Mario Checchi - Capo cameriere, Mario Novelli - Gino, Sergio Di Pinto - Sergio, Serena Grandi - Segretaria di Bertazzoni, Girolamo Marzano - Cliente del night-club, Gino Marturano - Camionista, Antonello Fassari - Cliente del night-club, Francesco Parisi - Cliente ubriaco, Loris Bazzocchi - Camionista

Soggetto: Natale Prinetto, Marina Daunia

Sceneggiatura: Alberto Lattuada, Franco Ferrini

Fotografia: Danilo Desideri

Musiche: Fred Bongusto

Montaggio: Sergio Montanari

Scenografia: Vincenzo Del Prato

Arredamento: Vincenzo Del Prato

Costumi: Gaia Romanini

Durata: 101

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICO - COLORE

Tratto da: romanzo inedito di Natale Prinetto e Marina D'Ania

Produzione: IBRAHIM MOUSSA PER NIR FILM

Distribuzione: P.I.C. (1980)

NOTE
- PREMIO DAVID 1980 A VIRNA LISI COME MIGLIORE ATTRICE.
CRITICA
"Non sono pochi gli aspetti che colgono di sorpresa chi si attende dal togato Alberto Lattuada un'opera in tutto e per tutto classica: personaggi sanguigni soluzioni brusche e tragiche, ambienti proletari ove la violenza nasce all'improvviso tanto dall'odio quanto dall'amore." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 89, 1980)