La ballata del boia

El verdugo

SPAGNA 1963
José Luis vive in un piccolo paese e lavora alle locali onoranze funebri. Poiché ha sposato Carmen, la figlia del boia, è rassegnato al fatto di dovergli succedere nell'attività. Quando il vecchio Amedeo annuncia il suo pensionamento, José Luis accetta l'incarico per poter avere un appartamento ma comincia a sperare di non essere mai chiamato ad esercitare quel triste mestiere. Per sua fortuna, il paese è tranquillo e lui può vivere serenamente finché un giorno viene convocato per un'esecuzione a Palma di Mallorca. Trascinato sul posto da suo suocero, insieme a moglie e figlioletto, José Luis, colmo di angoscia, vede rifiutare la grazia al condannato e si trova a dover effettuare la prima esecuzione della sua carriera.
SCHEDA FILM

Regia: Luis García Berlanga

Attori: Nino Manfredi - José Luis Rodríguez, Emma Penella - Carmen, la figlia di Amedeo, José Isbert - Amedeo, José Luis López Vázquez - Antonio Rodríguez, Ángel Álvarez - Álvarez, Guido Alberti - Il direttore del carcere, María Luisa Ponte - Estefanía, María Isbert - Ignacia

Soggetto: Rafael Azcona, Luis García Berlanga

Sceneggiatura: Luis García Berlanga, Ennio Flaiano, Rafael Azcona

Fotografia: Tonino Delli Colli

Musiche: Miguel Asins Arbó

Montaggio: Alfonso Santacana

Scenografia: Luis Argüello

Arredamento: José Antonio de la Guerra

Costumi: Humberto Cornejo

Altri titoli:

Not on Your Life

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: INTERLAGAR FILM, NAGA FILM (MADRID), ZEBRA FILM (ROMA)

Distribuzione: DEAR FILM

NOTE
- IL FILM HA VINTO IL PREMIO FIPRESCI AL FESTIVAL DI VENEZIA DEL 1963.

- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1999.
CRITICA
"Per dimostrare la sua tesi contraria alla pena capitale, Berlanga ha scelto paradossalmente un'originale storia non priva di spunti divertenti animata da un gruppo di personaggi abbastanza gustosi e di efficace resa umoristica. La tragicità dell'argomento è talvolta in contrasto con situazioni e battute di tono prettamente comico per cui il passaggio dal bozzetto leggero e scanzonato alla conclusione macabra e amara non è sempre coerente". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 55, 1964)