Luis García BerlangaLuis García- Berlanga Martí

Noto anche come: Luis Berlanga, Luis G. Berlanga, L.G. Berlanga, Luis Gª Berlanga

VALENCIA (Spagna), 12 giugno, 1921

MADRID (Spagna), 13 novembre, 2010

Regista e sceneggiatore. Nasce da una famiglia di proprietari terrieri di Caporrobles. Nel 1929, a causa di una infezione ai polmoni, i genitori spediscono lui e suo fratello Fernando in un ospedale di Beau-Soleil, in Svizzera, dove frequentano la scuola interna alla struttura. Un anno dopo torna a Valencia dove viene iscritto alla San José, che frequenta fino al 1931, anno in cui i gesuiti vengono espulsi dalla Spagna. Nel 1936, mentre studia all'Accademia, scoppia la guerra civile e viene chiamato a prestare servizio militare nella 40a Divisione. Dopo la vittoria franchista e l'inizio della dittatura, suo padre viene imprigionato a causa del suo impegno nel Fronte Popolare e lui, per evitare ulteriori ritorsioni, si unisce alla Divisione Azzurra franchista. Nel 1941 viene inviato a combattere in Russia, dove rimane per un anno. Nel 1943 esplode la sua passione per la poesia e il cinema e si getta a capofitto nella scrittura di una sceneggiatura, "Cajón de perro" e quattro anni dopo decide di cambiare il suo percorso di studio iscrivendosi all'Instituto de Investigaciones y Experiencias Cinematográficas di Madrid. Nel 1949, durante il suo secondo anno di corso, realizza il cortometraggio "Paseo por una guerra antigua", che riesce a ultimare con l'aiuto dei suoi amici Juan Antonio Bardem, Florentino Soria e Agustín Navarro. Il vero e proprio esordio nel mondo del cinema avviene due anni dopo quando, ancora in collaborazione con Bardem, passa dietro la macchina da presa per "Esa pareja feliz", cronaca di sapore politico-sociale sulla vita di una coppia di operai madrileni interpretata da Fernando Fernán Gómez e Elvira Quintillá. La collaborazione con Bardem prosegue due anni dopo con "Benvenuto Mr. Marshall", commedia neorealistica antiamericana che, presentata al Festival di Cannes, si aggiudica una menzione speciale, mentre alla Mostra di Venezia scatena il disappunto del Presidente della Giuria, Edward G. Robinson. Benché l'ideologia libertaria sia evidente in ogni suo film - da "Novio a la vista" (1953) a "Calabuig" (1956) - la sua ironia sottile gli permette di superare le maglie della censura franchista, fino a "Arrivederci Dimas" (1957), che per anni rimane senza distribuzione. Nel 1959 con il cortometraggio "Se vende un tranvía" inaugura la collaborazione con Rafael Azcona, che si ripete due anni dopo con "Placido", graffiante ritratto dell'ipocrisia borghese che si aggiudica una candidatura alla Palma d'Oro a Cannes e una nomination agli Oscar 1963 come miglior film straniero. Nel 1962 realizza "La morte e il boscaiolo", episodio di "Le quattro verità", mentre l'anno successivo è la volta di "La ballata del boia", pamphlet contro il regime franchista interpretato da Nino Manfredi che, benché non piaccia alle autorità spagnole, si aggiudica il Premio FIPRESCI a Venezia. Nel 1973 arriva a Parigi per cominciare le riprese di "Life Size", una riflessione sulla complessità dei rapporti sentimentali tra uomini e donne. Nel 1978 gli viene conferita la carica di presidente della Filmoteca Nazionale e proprio in quegli anni successivi alla morte di Franco, firma una trilogia sulle trasformazioni in atto nella società spagnola che ha per protagonista la famiglia Leguineche. La saga si apre con "La escopeta nacional" (1978), critica feroce della classe dirigente franchista, continua con "Patrimonio nazionale" (1981), ambientato nel contesto della neo-nata Repubblica sorta sulle ceneri del regime, per cui ottiene ancora una volta la nomination per la Palma d'Oro a Cannes, e si chiude con "Nacional III" (1982). L'anno successivo il suo "La vacchetta", ambientato negli anni della sanguinosa Guerra Civile, gli crea ancora una volta problemi con la censura, mentre nel 1993 "Tutti in carcere" vince tre Premi Goya: miglior regia, miglior film e miglior sonoro. Nel 1997 si vede conferire la laurea honoris causa al Politecnico di Valencia e nel 2002 torna per l'ultima volta dietro la macchina da presa per il cortometraggio contro la pena di morte, "El sueño de la maestra". Muore nella sua casa di Madrid all'età di 89 anni.

Filmografia

2002 - El sueño de la maestra - RegiaSoggettoSceneggiatura

1993 - Tutti in carcere - RegiaSoggettoSceneggiatura

1987 - MORI E CRISTIANI - RegiaSceneggiatura

1985 - LA VACCHETTA - RegiaSceneggiatura

1982 - Nacional III - RegiaSoggettoSceneggiatura

1981 - Patrimonio nazionale - RegiaSoggettoSceneggiatura

1979 - IL PUPAZZO - Soggetto

1978 - La escopeta nacional - RegiaSceneggiatura

1973 - LIFE SIZE - RegiaSoggettoSceneggiatura

1963 - La ballata del boia - RegiaSoggettoSceneggiatura

1962 - Le quattro verità - Regia - ("La morte e il boscaiolo")

1961 - PLACIDO - RegiaSoggettoSceneggiatura

1959 - Se vende un tranvía - AttoreSoggettoSceneggiatura

1957 - Arrivederci Dimas - Regia

1956 - Calabuig - RegiaSceneggiatura

1954 - Novio a la vista - RegiaSceneggiatura

1953 - Esa pareja feliz - RegiaSoggettoSceneggiatura

1952 - Benvenuto Mr. Marshall! - RegiaSoggetto - (racconto)Sceneggiatura