Il magistrato

ITALIA 1959
Il dottor Morandi, giovane magistrato che esercita le sue funzioni in una grande città marittima, è chiamato ad istruire il processo contro lo scaricatore Orlando di Giovanni, il quale, disperato per non aver ottenuto lavoro nel porto, ha affrontato il collocatore dei portuali, Amilcare Greppi, che notoriamente procura lavoro soltanto dietro lauto compenso. I due si picchiano e Greppi, malconcio e ferito, finisce all'ospedale, dove muore in seguito alle ferite. Orlando è accusato di omicidio; ma il dottor Morandi si rende conto che, dati i maneggi disonesti della vittima ed il suo atteggiamento provocante, l'omicida avrebbe diritto a fruire di molte attenuanti. L'omertà, che vige tra i lavoratori del porto, impedisce pero' agli altri scaricatori di testimoniare a favore dell'omicida. Il giudice si vede quindi costretto dalle circostanze ad assumere nei riguardi dell'imputato un atteggiamento di inesorabile severità, che ripugna alla sua coscienza al punto da indurlo a presentare le proprie dimissioni. A spingerlo alla grave risoluzione ha contribuito anche un'altra triste vicenda. Giunto in sede, il dott. Morandi era andato ad abitare presso una famiglia borghese, i Bonelli, composta di padre, madre e due figlioli, Carla e Luciano. Il padre, Luigi, uomo onesto, ma debole, avendo perduto il posto che aveva presso una società di assicurazioni, non era riuscito a trovare un altro lavoro onesto e decoroso. Assillato dalla moglie, Luigi aveva finito con l'accettare l'offerta di un certo Ugo, equivoco maneggione, che gli aveva procurato un impiego redditizio, ma connesso al contrabbando. Lo stesso Ugo era riuscito a traviare la figlia di Bonelli, Carla, della quale s'era fatta un'amante. Alla fine Luigi, resosi conto della situazione, s'era sottratto all'obbrobrio, asfissiandosi col gas insieme a tutti i suoi. Il Procuratore cerca di indurre il giudice a ritirare le dimissioni, e ci riesce: Morandi s'è infatti persuaso che, malgrado le circostanze avverse, potrà sempre rendere qualche servigio al prossimo, adempiendo onestamente il proprio mandato.
SCHEDA FILM

Regia: Luigi Zampa

Attori: José Suárez - Andrea Morandi, François Périer - Luigi Bonelli, Jacqueline Sassard - Carla Bonelli, Massimo Serato - Ugo, Geronimo Meynier - Pierino Lucchi, Francesco Casaretti - Luciano Bonelli, Ana Mariscal - Signora Bonelli, Maurizio Arena - Orlando, Claudia Cardinale - Moglie di Orlando, Arturo Maghizzano, Ana María Custodio, Roberto Rey, Rino Genovese, Silvana Moschioni, Julia Caba Alba, Arrigo Forti, Ignazio Balsamo, Aldo Vasco, Fausto Guerzoni, Antonio Acqua, Luis San Martin, Louis Seigner, Salvatore Cecere, Manuel Guitián

Soggetto: Luigi Zampa, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa

Sceneggiatura: Massimo Franciosa, Luigi Zampa, Pasquale Festa Campanile

Fotografia: Gábor Pogány, Manuel Merino, Mario Capriotti - operatore

Musiche: Renzo Rossellini

Montaggio: Mario Serandrei

Scenografia: Flavio Mogherini

Arredamento: Flavio Mogherini, Arrigo Breschi - assistente

Costumi: Flavio Mogherini, Vera Marzot - assistente

Altri titoli:

El magistrado

Durata: 105

Colore: B/N

Genere: SOCIALE

Produzione: SILVIO CLEMENTELLI PER TITANUS (ROMA), HISPAMER FILM (MADRID)

Distribuzione: TITANUS - VHS: MONDADORI VIDEO

CRITICA
"[...] C'è però Zampa regista e il suo tocco umano e intelligente comunica a questa materia cronachistica, che non sarebbe di per sé né mordente né originale, un accento di serietà e di convinzione che lo pone al di sopra della solita produzione". (Filippo Sacchi, "Epoca", 25 ottobre 1959).