Giulia non esce la sera

4/5
Esistenze a libertà vigilata, sospese a filo d'acqua, per il ritorno di Piccioni. Bravi Golino e Mastandrea

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ITALIA 2009
Negli ultimi tempi la vita di Guido è diventata piuttosto frenetica: scrittore affermato, ha pubblicato un libro che è entrato nella fase finale di un premio letterario. Deciso a trovare un piacevole diversivo cui dedicarsi nel tempo libero, si iscrive in piscina per imparare finalmente a nuotare. Lì incontrerà Giulia, una donna molto affascinante e misteriosa, con la quale intratterrà una complicata relazione.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe Piccioni

Attori: Valerio Mastandrea - Guido Montani, Valeria Golino - Giulia, Sonia Bergamasco - Benedetta Montani, Domiziana Cardinali - Costanza Montani, Jacopo Domenicucci - Filippo, Jacopo Maria Bicocchi - Enrico Giussi, Sara Tosti - Sofia, Chiara Nicola - Viola, Fabio Camilli - Eugenio, Sasa Vulicevic - Padre Rosario, Paolo Sassanelli - Bruno, Lidia Vitale - Agente, Antonia Liskova - Eva, Piera Degli Esposti - Attilia

Soggetto: Giuseppe Piccioni, Federica Pontremoli

Sceneggiatura: Giuseppe Piccioni, Federica Pontremoli

Fotografia: Luca Bigazzi

Musiche: Francesco Bianconi, Baustelle

Montaggio: Esmeralda Calabria

Scenografia: Giada Calabria

Costumi: Maria Rita Barbera

Effetti: Rodolfo Migliari, Fabio Traversari, GHOST SFX S.r.l.

Suono: Remo Ugolinelli, Alessandro Palmerini

Altri titoli:

The Prize

Il premio

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: LIONELLO CERRI PER RAI CINEMA, LUMIÈRE & CO.

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION - DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2009)

Data uscita: 2009-02-27

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DGC ITALIANO E IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LAZIO TRAMITE FI.LA.S. S.P.A. IN COLLABORAZIONE CON TOSCANA FILM COMMISSION E REGIONE TOSCANA.

- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2009 PER: MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (VALERIA GOLINO), MONTAGGIO, MUSICA E CANZONE ORIGINALE.

- NASTRO D'ARGENTO 2009 PER LA MIGLIOR CANZONE ORIGINALE. IL FILM ERA CANDIDATO ANCHE PER: MIGLIOR SOGGETTO E ATTRICE PROTAGONISTA (VALERIA GOLINO). A PIERA DEGLI ESPOSTI E' STATO ASSEGNATO UN NASTRO SPECIALE COME MIGLIOR INTERPRETE NON PROTAGONISTA (ANCHE PER "IL DIVO" E "L'UOMO CHE AMA").
CRITICA
"La rarefazione del raccolto è esaltata dagli inserti (troppi?) che materializzano quando Guido sta cercando di scrivere per un nuovo libro: amori surreali e infelici. Piccole perle di umorismo malinconico: il fidanzatino della figlia che gli traduce le strazianti melodie di Richard Anthony. Aperto, come tutti i film di Piccioni." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 27 febbraio 2009)

"Lo spunto è interessante ma annacquato dalle precedenti fantasie letterarie di Guido (visualizzate in scene che avremmo preferito non vedere) e dall'inerzia di un personaggio incapace di mettersi in gioco. Se queste sia una metafora del Pd, o della crisi del cinema italiano, o dell'arte di fronte alle scommesse del XXI secolo, è più un problema di chi guarda, che di Piccioni." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 27 febbraio 2009)

"Se Guido e Giulia si conquistano un posto nella memoria dello spettatore e vivono ben oltre i difetti della storia, il merito va diviso tra i due protagonisti, Valerio Mastandrea e Valeria Golino, e il regista che li ha diretti. I primi, soprattutto, riescono ad adattarsi talmente bene alle rispettive parti da superare indenni certe inutili divagazioni: la timidezza scontrosa epperò desiderosa di comunicazione di Giulia, il suo evitare qualsiasi accenno di pietismo, l'orgoglio di chi vuole essere accettata per quello che è, passato compreso (bellissima la scena in cui rivela senza tanti fronzoli perché non esce la sera) sono tutti regali che la Golino fa a uno spettatore e che dimostrano qualità altrove non sempre esaltate a dovere. Così come Mastandrea sa liberarsi in fretta della maschera di circostanza che gli viene fatta indossare nei salotti mondani per restituirci i timori e le angosce di chi fatica a capire quello che vuole, schiacciato da troppi ruoli - uomo mondano, scrittore marginale, marito, genitore, amante - e ridotto a vivere una vita stropicciata come le sue camicie.
E Piccioni ancora una volta si dimostra ottimo regista nella direzione degli autori e periclitante nella
scrittura delle sue sceneggiature." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 27 febbraio 2009)

"Il testo del racconto rimane nelle corde del regista, quell'inquietudine dello scrittore Guido (Valerio Mastandrea) che si confonde negli universi che crea, non ama i riti dei premi letterari e del successo e forse neppure più la moglie, cerca leggerezza e finisce per accanirsi contro l'acqua, decidendo di imparare a nuotare. Fra riflessi e bracciate trova l'amore nella brusca istruttrice Giulia (Valeria Golino), che però nasconde un segreto drammatico. Come Guido anche il regista cerca da sempre nel cinema quella leggerezza che lo attrae e che allo stesso tempo non si concede mai fino in fondo. Bravi i suoi protagonisti a interpretarne l'inconsolabile splean." (Piera Detassis, 'Panorama', 06 marzo 2009)

"Per fortuna Piccioni rende passionale, non politico, il movente del suo delitto e mantiene alcune autonomie dai luoghi comuni. La Golino è ormai una brava attrice e s'appropria del film, mentre Valerio Mastandrea non differenzia sostanzialmente i personaggi dei suoi troppi film." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 27 febbraio 2009)