Il tifoso, l'arbitro e il calciatore

ITALIA 1982
Primo Episodio: Alvaro, arbitro incorruttibile ed inflessibile, assillato da un'impossibile suocera e da una fin troppo procace consorte, riceve un giorno una misteriosa videocassetta anonima, sulla quale sono documentate le inequivocabili immagini del tradimento della moglie con Grass, un celebrato centravanti tedesco della Juventus. Alvaro, alla prima occasione, fa di tutto per distruggere la carriera del calciatore-rivale, ma ben presto scopre che ad ordinare tutta la macchinazione è stato un suo collega di lavoro, che con un abile foto montaggio ha tratto in inganno Alvaro. La punizione del truffature è affidata all'amante - un gigantesco negro - di Grass, che altri non è che un omosessuale. Secondo Episodio: Amedeo, "romanista" sfegatato figlio di altrettanto padre, è costretto per opportunità a fingersi "laziale", fede sportiva di un tal Pecorazzi, suo datore di lavoro nonché futuro suocero. Amedeo gioca la sua rischiosissima partita fino al giorno del derby capitolino, durante il quale viene scoperto e pestato come traditore da una fazione e dall'altra. Alla fine, la nascita di due gemelli riuscirà a riportare l'armonia e a mettere d'accordo perfino i due irriducibili nonni.
SCHEDA FILM

Regia: Pier Francesco Pingitore

Attori: Alvaro Vitali - L'arbitro, Pippo Franco - Il tifoso, Carmen Russo - Manuela, Enzo Cannavale - Sposito, Marisa Merlini - La suocera, Mario Carotenuto, Roberto Della Casa, Marco Gelardini, Daniela Poggi, Gigi Reder

Soggetto: Pier Francesco Pingitore, Francesco Milizia, Luciano Martino

Sceneggiatura: Luciano Martino, Francesco Milizia, Pier Francesco Pingitore

Fotografia: Federico Zanni

Musiche: Dimitri Gribanovski

Montaggio: Alberto Moriani

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICO

Produzione: NUOVA DANIA CINEMATOGRAFICA FILMES INTERNATIONAL MEDUSA DISTRIBUZIONE

Distribuzione: MEDUSA (1983)

CRITICA
Uno dei tanti film che, uguali a se stessi, si confondono l'un l'altro senza alcun segno distintivo e senza echi di risate. Ogni paese ha i comici che si merita. (Francesco Mininni, Magazine italiano Tv) Girato in economia, e fatto per un pubblico di sottodotati, raggiunge solo quello! Ma che fastidio e che fatica restare a vederlo sino alla fine (Segnocinema)