Cinematografo.tvTra le note de L'Infinito, conversazione tra Umberto Contarello e Danilo Rea
L’INFINITO
il film di e con Umberto Contarello
Un uomo aggrappato ai successi del passato si trova a fare i conti con un presente nostalgico e solitario. Una storia dolce e malinconica, ma che lascia luce alla speranza.
È “L’Infinito”, il film d’esordio alla regia di Umberto Contarello, co-sceneggiato e prodotto da Paolo Sorrentino con Numero 10, The Apartment una società del gruppo Fremantle, UMI Films e distribuito in Italia e all’estero da PiperFilm e presentato in anteprima in concorso al BIF&ST di Bari. Il film sarà in sala dal 15 maggio distribuito da PiperFilm.
La vita di uno sceneggiatore di un certo successo crolla come un terremoto dal quale sopravvive a fatica, lasciandolo senza nulla. “L’infinito” racconta il trascorrere dei giorni vagabondi e dolenti di questo superstite che tenta di ricostruire un senso all’esistenza. Tenta di ritrovare un lavoro sebbene la sua carriera sia in irreversibile declino, tenta di riconquistare il rapporto con sua figlia spazzato via dal recente divorzio, tenta di aiutare una giovane sceneggiatrice di talento. Si adatta alla sua nuova casa, vuota e troppo spaziosa per la sua solitudine, si occupa delle incombenze burocratiche da cui era sempre fuggito. Alle volte piange e alle volte sorride delle cose assurde che accadono a chi vaga la vita senza una meta. Il caso gli regala fugaci incontri con persone sconosciute. L’unica compagnia stabile è una certa malinconia leggera come l’assenza di gravità degli astronauti e affiora anche una speranza sottile come un suono lontano. Alla fine di questi giorni scoprirà che la vita era crollata molto tempo prima e non si ricostruisce. Ma, saldati i conteggi e pagati i debiti, scopre che c’è in agguato un futuro anche per lui.
«Un mercoledì solenne come un semaforo, durante una telefonata pomeridiana con Paolo, a un certo punto, dopo la mia lagna delle depressioni allo stato iniziale, come fosse la cosa più normale del mondo, Paolo mi dice all’improvviso che “stavolta” l’avrei girato io un film che avremo scritto insieme e che lui avrebbe prodotto. Con l’incoscienza degli uomini adulti incoscienti accettai e ci accordammo sul fare un film libero e intimo. Ma un film su cosa? Su di te, visto che farai anche il protagonista».
Ascoltiamo il dialogo tra
UMBERTO CONTARELLO
Regista, sceneggiatore, scrittore
DANILO REA
Pianista, compositore delle musiche del film
Si ringrazia per il materiale PiperFilm
Servizio di Giacomo d’Alelio