Il lungometraggio documentario scritto, diretto e co-prodotto dallo stesso Crispino insieme all’Istituto comprensivo statale “E. De Amicis” di Floridia (Siracusa) è il risultato di un progetto (“Un futuro senza plastica: una scuola Plastic free”) promosso e sostenuto da MIUR e MIC e affianca osservazione antropologica e indagine generazionale che vede coinvolti studenti e docenti dell’Istituto “E. De Amicis” durante l’anno scolastico 2020/21, trascorso in alternanza fra presenza in classe e DAD a causa della pandemia da Covid-19.
La sensibilizzazione sulla tematica ambientale delle fasce più giovani della popolazione e in particolare sull’uso corretto dei rifiuti plastici è una questione che rappresenta una criticità di un’area, quella del siracusano, già profondamente segnata dall’insediamento del polo industriale Petrolchimico di Priolo-Gargallo.
Nato in un territorio che si è ritrovato del tutto impreparato ad affrontare l’anno più difficile della pandemia, e sviluppato, a causa delle restrizioni sanitarie, come un percorso sperimentale costruito in itinere, Cosa verrà affronta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza attraverso la voce dei suoi giovani protagonisti, Alice e Eric, studenti dell’Istituto “Edmondo de Amicis” di Floridia, paese della provincia di Siracusa.
Dopo la première mondiale a Roma in Alice nella Città come evento speciale di chiusura, a cui sono seguiti i festival: Sottodiciotto Film Festival a Torino, Costa Iblea Film Festival a Ragusa e Ortigia Film Festival - Winter Edition a Siracusa, Cosa verrà è stato tra i Documentari entrati nella selezione finale dei Nastri d'Argento 2023.
E prosegue il suo cammino: sarà proiettato l'8 maggio all'Università di Roma Tre; e il 15 al Teatro Sociale di Valenza (AL) all'interno di una nuova programmazione organizzata con il circuito Aiace Piemonte.