La sua poetica si muove tra visibile e invisibile con rigore e fluidità, sfidando la pretesa che tutto abbia una spiegazione. E trova una struggente autenticità schivando formalismo e retorica
Presentata nella sezione Orizzonti l’opera seconda della regista del pluripremiato Piccolo corpo: “Avevo bisogno di lievità, il modo migliore è stato lavorare con degli adolescenti. Ma anche qui ci si interroga sul tema dell’identità”
Laura Samani rilegge il racconto di Giani Stuparich nella Trieste del 2007: un adattamento che trova corrispondenze sorprendenti, autenticità sentimentale e momenti memorabili. A Venezia 82 in Orizzonti