Lo sappiamo, quando si tratta di stilare classifiche il gioco più divertente è quello di contestarle. O di lasciarsi incuriosire dalla cosa più ovvia: quali film o quali registi sono rimasti fuori?

Ecco allora che nella Top 100 stilata dal New York Times, sulla base di preferenze raccolte da moltissimi registi, attori, addetti ai lavori, con una metodologia ben precisa, ci si può perdere in analisi sconfinate.

Tanto per iniziare, da buoni campanilisti, la prima cosa che notiamo è che l'unico regista italiano presente è Luca Guadagnino, naturalmente però con un film anglofono: Chiamami col tuo nome è 37mo.

L'altra cosa che balza agli occhi è la predominante nolaniana: il regista britannico è l'unico che può vantare la presenza di ben 5 titoli (Il cavaliere oscuro, 28mo, Inception, 55mo, Memento, 62mo, Oppenehimer, 65mo, Interstellar, 89mo), seguito dai fratelli Coen, Paul Thomas Anderson e Alfonso Cuarón con 4. Tarantino e Fincher ne hanno 3, Scorsese, Ang Lee, Wes Anderson e Jonathan Glazer 2.

I film diretti o codiretti da registe donne sono 11 (su 100...).

Ma veniamo alla questione che ci incuriosisce di più: chi manca in questa graduatoria che ha visto trionfare Parasite di Bong Joon-ho (altro regista con 2 titoli, Memories of Murder è 99mo), addirittura avendo la meglio su Mulholland Drive di David Lynch, considerato il miglior film del XXI secolo da Sight & Sound?

In prima battuta l'assenza forse più eclatante è quella di Avatar di James Cameron (regista che rimane fuori dalla lista), per non parlare di quella di Joker (il primo, ovviamente), come anche fa riflettere la presenza sia di Damien Chazelle che di Sean Baker, entrambi però non con i film più celebrati (La La Land e Anora) ma con Whiplash (60mo) e The Florida Project (74mo). 

Fa abbastanza scalpore poi che uno come Steven Spielberg sia presente con un solo titolo (Minority Report, 94mo). Come non giustifichiamo, ma possiamo comprendere, la totale assenza di tre altri mostri sacri come George Lucas (che comunque nel 2005 aveva realizzato Star Wars - Episodio III - La vendetta dei Sith, magnifico), Francis Ford Coppola e Robert Zemeckis (ben più prolifico, tra alti e bassi certo, ma che nel 2015 ha comunque diretto il bellissimo The Walk).

In questi 100 film possibile poi che non ce sia neanche uno di Woody Allen (Match Point?), di David Cronenberg (A History of Violence?), di Clint Eastwood (che, per dire, nel 2003 e nel 2004 realizzò Mystic River e Million Dollar Baby...), di Alejandro González Iñárritu (Amores perros?, Birdman?), di Ken Loach, dei fratelli Dardenne, di Tim Burton (Big Fish era del 2003, La sposa cadavere del 2005), di Wim Wenders, di Michael Mann (Collateral!!!!), di James Gray (I padroni della notte, Civiltà perduta...), di Leos Carax (Holy Motors!!!!)?

Con tutto il bene che si può volere a Su×bad - Tre menti sopra il pelo (e ai vari Greg Mottola, Seth Rogen, Jonah Hill e compagnia cantante, 100mo) o la simpatia per Le amiche della sposa di Paul Feig (32esimo!!!) e Campioni di razza di Christopher Guest (57mo), com’è possibile che abbiano avuto la meglio sui registi e sui film citati poco sopra?