In sala

  • Da giovedì 23 febbraio

The Whale di Darren Aronofsky, con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau (Drammatico, U.S.A., 117). Charlie è un professore d'inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, che si è allontanata da lui, per cercare un'ultima possibilità di riscatto. Candidato all’Oscar per la prima volta in carriera, Fraser è gigantesco nel ruolo della vita ma il film è greve e sensazionalistico, un dramma da camera (l’origine è teatrale) che gira attorno al tema della redenzione, abitato da personaggi che sono figure funzionali, chiuso nella malcelata morbosità grottesca di un regista che procede a colpi di metafore e scene madri, sottolineando ogni cosa con scelte e immagini di retorica d’accatto.

Argentina, 1985 di Santiago Mitre, con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Carlos Portaluppi (Storico, Argentina, 140’). Una squadra di avvocati affronta la sanguinosa dittatura militare argentina negli anni Ottanta in una corsa contro il tempo. Prodotto sotto l’egida di Amazon e disponibile su Prime Video da ottobre), arriva in sala sull’onda della nomination all’Oscar. Un commovente film civile rivolto al grande pubblico internazionale, tradizionale quanto si vuole ma di incredibile solidità, che rimette al centro un tema capitale per il cinema argentino (il dovere di scrivere una storia che riconosca le vittime), interrogando le responsabilità personali degli ignavi mentre si spargeva il sangue e affrontando la questione della presenza pervasiva di coloro che dalla dittatura sono transitati nella democrazia. Confezionato con cura, narrato in modo avvincente, interpretato da un mastodontico Darín.

Romantiche di Pilar Fogliati, con Pilar Fogliati, Barbora Bobulova, Diane Fleri (Commedia, Italia, 108’). Le storie di quattro ragazze che vivono a Roma e dintorni: Eugenia Praticò, l’aspirante sceneggiatrice fuggita da Palermo per inseguire il successo, purché sia di nicchia; Uvetta Budini di Raso, l’aristocratica, bella e addormentata nel centro storico, che debutta nel mondo del lavoro; Michela Trezza che sta per sposarsi e ama la sua vita di provincia a Guidonia; Tazia De Tiberis, la bulletta di Roma nord che vuole avere tutto sotto controllo, anche i desideri del suo fidanzato. E tutte e quattro, a modo loro, cercano il loro posto nel mondo. One woman show di Fogliati, all’opera prima come regista.

Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone (Documentario, Italia). Documentario incentrato su Massimo Troisi, che tramite contenuti inediti e una raccolta di testimonianze di colleghi e amici dell'attore racconta il suo genio. Il mito di Massimo Troisi, una figura sempre rimasta viva nell'immaginario del cinema italiano, si rianima nello scorrere delle immagini su quel grande schermo che gli ha dato la gloria, grazie al lavoro di Martone, suo amico e ammiratore, e di Anna Pavignano, compagna di Troisi nella sfera privata e professionale.

Mario Martone e Massimo Troisi (credits: Fabrizio Di Giulio)
Mario Martone e Massimo Troisi (credits: Fabrizio Di Giulio)

Mario Martone e Massimo Troisi (credits: Fabrizio Di Giulio)

Klondike di Maryna Er Gorbach, con Oksana Cherkashyna, Evgeniy Efremov, Sergey Shadrin (Drammatico, Ucraina-Turchia, 100’). Luglio 2014. Irka e Tolik sono in attesa di diventare genitori, vivono nella regione di Donetsk, Ucraina orientale vicino al confine russo, territorio conteso nei primi giorni della guerra del Donbas. Mentre discutono se anticipare o meno la nascita del loro primo figlio, vengono violentemente interrotti dal vicino schianto del volo MH17, evento che accresce la pericolosa tensione che già avvolge il loro villaggio. Il relitto incombente dell’aereo di linea abbattuto e una sfilata in arrivo di persone in lutto sottolineano il surreale trauma del momento. Poiché gli amici separatisti di Tolik si aspettano che egli si unisca ai loro sforzi, il fratello di Irka è infuriato con lui perché sospetta che la coppia abbia tradito l’Ucraina.

The Offering di Oliver Park, con Nick Blood, Emm Wiseman, Allan Corduner (Horror, U.S.A., 93’). Nel disperato tentativo di saldare i suoi debiti, un uomo prova segretamente a manipolare suo padre facendogli vendere la sua agenzia di Onoranze Funebri, ma inconsapevolmente scatena uno spirito malvagio che ha gli occhi puntati sulla moglie incinta.

Mummie – A spasso nel tempo di Juan Jesús García Galocha (Animazione, Spagna, 88’). Tre antiche mummie egiziane vivono nel sottosuolo di una città segreta, nascosta nell’antico Egitto. Il trio è formato da una principessa, un ex auriga e il suo giovane fratello, oltre al loro piccolo coccodrillo domestico. Attraverso una serie di sfortunati eventi, le mummie si ritrovano nella Londra odierna e si imbarcano in una strampalata quanto incredibile avventura alla ricerca di un vecchio anello, appartenente alla Famiglia Reale e rubato da un astuto archeologo.

The Infernal Machine di Andrew Hunt, con Guy Pearce, Alice Eve, Alex Pettyfer (Thriller, Portogallo-G.B., 117’). Bruce Cogburn è uno scrittore controverso e tormentato. Vive solo e isolato dopo che il suo romanzo più famoso è stato causa di eventi drammatici. Si vede costretto ad abbandonare il suo rifugio quando riceve un’infinità di lettere da un ammiratore. Alla ricerca dell’identità di questo ammiratore, Bruce sprofonda in un labirinto di paura e pericolo che lo condurrà ai limiti della follia.

Sbagliando s’impara di Alessandro Ingrà, con Alessandro Ingrà, Alessandro Paci, Giovanni Cacioppo (Commedia, Italia, 120’). Gli attori di una compagnia teatrale di grande bravura, ma con pochissimi guadagni, decidono di realizzare un film per aumentare la popolarità. Si troveranno, però, in una situazione poco piacevole e alcuni di loro saranno costretti a trasformare il loro carattere tranquillo e scherzoso in un carattere da veri duri.

Le chiavi di una storia – La comunità dell’Isolotto di Federico Micali (Documentario, Italia, 80’). Nel 1954 furono consegnatele le chiavi di circa mille appartamenti realizzati nell’ambito di un progetto che interessava la riva sinistra dell’Arno: nasce così il quartiere dell’Isolotto di Firenze, la “città-satellite”, come definita dal sindaco La Pira. In un terreno fino ad allora abbandonato le nuove case furono assegnate a profughi dell'Istria, impiegati, operai della Galileo e altre fabbriche fiorentine, sfollati e sfrattati, immigrati dal sud Italia. Principio cardine di questo nuovo quartiere era la diversità, quella stessa diversità su cui si erigerà la storica comunità guidata dal “prete ribelle” Don Mazzi (Enzo per la comunità).

  • Da lunedì 27 febbraio

Frankenstein Junior di Mel Brooks, con Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman (Comico, U.S.A., 104’). Nexo Digital riporta in sala per tre giorni il capolavoro di Brooks, con l’indimenticabile doppiaggio di Oreste Lionello: tre notti di festeggiamenti in attesa del 50esimo anniversario del film uscito nel 1974. Dopo il successo dell’evento di dieci anni fa, anche in questo caso l’invito, per celebrare a dovere l’anniversario, sarà quello di recarsi al cinema vestiti come gli indimenticabili protagonisti del film (con gobbe, carri, candele, mantelli, proprio come accaduto nel 2013) pronti a recitarne le battute salienti e a rivivere su grande schermo le scene entrate nella leggenda. Nelle sale italiane saranno inoltre disponibili materiali visuali per scattare il proprio selfie accanto al poster celebrativo e speciali allestimenti a tema.

Kill Me If You Can di Alex Infascelli (Documentario, Italia, 90’). Il 31 ottobre del 1969 le trasmissioni televisive di tutta l'America vengono interrotte da un annuncio: un uomo armato fino ai denti ha preso il controllo di un jet della TWA in partenza da Los Angeles e diretto a San Francisco con destinazione finale Roma. Inizia così il più lungo dirottamento nella storia dell’aviazione. Mentre l’America è incollata davanti alla televisione a seguire con il fiato sospeso l’odissea del volo TWA 85, gli agenti dell’FBI scoprono l'identità del ragazzo. Si chiama Raffaele Minichiello, anni 19, emigrato negli Usa dall’Irpinia dopo il terremoto del 1962, Marine pluridecorato per il valore dimostrato in battaglia. Nel frattempo, anche l’Italia ha iniziato a seguire la gimcana tra i cieli del proprio connazionale. All’arrivo a Roma, Minichiello cerca la fuga con una macchina della polizia ma viene catturato e arrestato.

In streaming

  • Da venerdì 24 febbraio

Un fantasma in casa di Christopher Landon, con David Harbour, Jahi Di’Allo Winston, Tig Notaro (Commedia, U.S.A., 125’). NETFLIX. Kevin e la sua famiglia diventano celebri all'improvviso sui social dopo aver trovato un fantasma di nome Ernest che infesta la loro nuova casa. Ma quando infrangono le regole per indagare sul misterioso passato dello spettro, Kevin ed Ernest entrano nel mirino della CIA.

  • Da domenica 26 febbraio

Vorrei sparire senza morire di Marta Erika Antonioli, Nicola Baraglia (Documentario, Italia, 50’). SKY/NOW. Della morte e dell’amore. A partire dal piccolo cimitero di San Leo, dove sono sepolte molte delle persone che ha amato, Pupi Avati si racconta. Un po' di cinema, un po' di musica, molta vita. Un viaggio sul filo della memoria, un percorso a ritroso tra gli affetti, i fantasmi e i ricordi di uno dei maestri del cinema italiano. Frammenti di un'autobiografia che si mescola con la storia collettiva.

  • Da lunedì 27 febbraio

Milan Kundera – L’insostenibile leggerezza dello scrittore di Miloslav Šmidmajer (Documentario, Repubblica Ceca, 95’). SKY/NOW. Figura schiva, solitaria e avvolta nel mistero, Kundera è raccontato attraverso la voce di uno studente. Dopo settimane passate a leggere i romanzi dello scrittore, il ragazzo protagonista della pellicola inizia a osservare da un punto di vista ravvicinato le questioni e i messaggi filosofici presenti nei libri del maestro ceco. Questo gli permette di conoscere meglio il significato delle opere di Kundera, mostrando al pubblico l'anima di uno scrittore in grado di raccontare con profondità drammi e desideri dell'esistenza umana.