Il premio per la presentazione più originale delle line-up, alle Giornate Professionali di Sorrento, va senza dubbio a Warner Bros. Per raccontare il listino 2026 la major si è affidata nientemeno che a Leonardo DiCaprio (e Benicio Del Toro), arruolando una delle scene chiave di Una battaglia dopo l’altra – il film di Paul Thomas Anderson che ha già fatto incetta di premi e si candida a frontrunner della stagione degli Oscar – riallestita e ridoppiata ad hoc per la platea degli esercenti.

Sul grande schermo dell’Hilton Palace di Sorrento rivediamo DiCaprio alle prese con il famigerato centralinista che non vuole dargli accesso finché non pronuncia la parola chiave. Solo che, invece delle credenziali del gruppo rivoluzionario, l’attore snocciola l’elenco dei titoli Warner 2026, sempre più esasperato, mentre dall’altra parte del filo una voce imperturbabile insiste: «Sì, ma qual è il film dell’anno?». Il crescendo comico culmina con la fuga di DiCaprio e del “sensei” Benicio Del Toro quando si materializza all’orizzonte il “compratore del gruppo”: sarà Paramount, sarà Netflix, sarà qualche altro colosso ancora anonimo nella ridda di ipotesi sul futuro proprietario di Warner?

La gag non è casuale. Non sono giorni facili in casa Warner Bros. Discovery, al centro di una procedura di vendita che vede in lizza Netflix, Paramount/Skydance e Comcast, con Paramount arrivata a rilanciare la “break-up fee” fino a 5 miliardi di dollari e a contestare, in una lettera durissima, la presunta preferenza del management per l’offerta Netflix. In questo clima, la scelta di stemperare la tensione con l’autoironia fa il paio con un listino 2026 che ha l’aria di un “fortino assediato”. Scelte di continuità, di resistenza. Dark, action, horror, supereroi, ma anche autori affezionati e un asse italiano-spagnolo sempre più marcato. Tra i custodi della tradizione c’è lei, La sposa! di Maggie Gyllenhaal, con Jessie Buckley e Christian Bale, reinvenzione gotica e dichiaratamente femminista de La moglie di Frankenstein, produzione a grosso budget che arriva in Italia il 5 marzo (dopo i rinvii sul mercato americano) e che promette di tenere insieme cinecomic d’autore e horror classico.

JACOB ELORDI as Heathcliff and Actor, Producer MARGOT ROBBIE as Catherine Earnshaw in “Wuthering Heights,” a Warner Bros. Pictures Release.
JACOB ELORDI as Heathcliff and Actor, Producer MARGOT ROBBIE as Catherine Earnshaw in “Wuthering Heights,” a Warner Bros. Pictures Release.

JACOB ELORDI as Heathcliff and Actor, Producer MARGOT ROBBIE as Catherine Earnshaw in “Wuthering Heights,” a Warner Bros. Pictures Release.

A presidiare il versante più cupo e adrenalinico ci pensa poi il doppio asse Lee Cronin’s The Mummy / Mortal Kombat II. Il primo è il reboot horror del mito della Mummia firmato dal regista di La casa – Il risveglio del male, prodotto da New Line, Blumhouse e Atomic Monster, atteso il 26 marzo. Il secondo, sequel del film del 2021, arriverà il 6 maggio.

Sul fronte DC, Supergirl di Craig Gillespie è il secondo tassello del nuovo DC Universe di James Gunn, interpretato da Milly Alcock: una space-adventure pop, tratta da Supergirl: Woman of Tomorrow, in sala dal 25 giugno.

Lato family: Animal Friends di Peter Atencio, ibrido live action/animazione con Ryan Reynolds, Jason Momoa, Aubrey Plaza e un esercito di doppiatori di razza, ha cambiato più volte data e distributore prima di assestarsi su Warner con uscita il 4 giugno.

Michele Riondino e Tecla Insolia in Primavera
Michele Riondino e Tecla Insolia in Primavera

 

Michele Riondino e Tecla Insolia in Primavera

(Kimberley Ross)

Se l’asse internazionale è poderoso, Warner non rinuncia al presidio locale. Primavera di Damiano Michieletto, in uscita il 25 dicembre, è la controproposta di Natale rispetto a Zalone: si tratta dell’esordio al cinema del regista teatrale, liberamente tratto da Stabat Mater di Tiziano Scarpa, e racconta l’Ospedale della Pietà di Venezia e le sue orfane musiciste, con un cast che va da Tecla Insolia e Michele Riondino a Fabrizia Sacchi, Andrea Pennacchi, Valentina Bellè e Stefano Accorsi.

Idoli (titolo originale Ídolos) è invece una coproduzione Italia–Spagna diretta da Mat Whitecross, con attori di entrambe le nazionalità (tra gli italiani Claudio Santamaria): arriva il 19 marzo e porta sul grande schermo l’adrenalina della MotoGP: la storia di un giovane pilota wild card, tra sogni di gloria, sponsor e pressioni familiari, pensata per incrociare pubblico sportivo e teen-drama.

Sempre dal versante spagnolo torna in listino Pedro Almodóvar con Amarga Navidad (Bitter Christmas), commedia corale con Bárbara Lennie, Victoria Luengo, Leonardo Sbaraglia e Milena Smit, nelle sale spagnole dal 20 marzo, che Warner posiziona in Italia al 21 maggio. Un Almodóvar natalizio (ma dal titolo amarissimo) che chiude il cerchio di una proposta dichiaratamente mediterranea.

JACOB ELORDI as Heathcliff and Actor, Producer MARGOT ROBBIE as Catherine Earnshaw in “Wuthering Heights,” a Warner Bros. Pictures Release.
JACOB ELORDI as Heathcliff and Actor, Producer MARGOT ROBBIE as Catherine Earnshaw in “Wuthering Heights,” a Warner Bros. Pictures Release.

JACOB ELORDI as Heathcliff and Actor, Producer MARGOT ROBBIE as Catherine Earnshaw in “Wuthering Heights,” a Warner Bros. Pictures Release.

E il “film dell’anno” richiesto dal telefonista che fa impazzire DiCaprio? Qui la major non lascia dubbi: è Cime tempestose di Emerald Fennell, adattamento di Emily Brontë che riunisce Margot Robbie e Jacob Elordi dopo il successo di Barbie (produzione) e Saltburn. In Italia uscirà il 12 febbraio e tutto, dalle prime immagini mostrate a Sorrento, suggerisce un’operazione più vicina alla sensualità disturbante di Saltburn che a un classico period drama: inquadrature pensate per essere ricontestualizzate sui social, volti-icona per la Gen Z, un gotico sentimentale che sta già colonizzando TikTok ben prima del debutto in sala.

Alle spalle di questo primo semestre, infine, si intravede già il secondo tempo del piano Warner: fra le “anticipazioni” figurano la commedia high-concept Cut Off di Jonah Hill, prevista in Italia a metà Luglio, storia di due fratelli ricchi improvvisamente tagliati fuori dai soldi dei genitori; il thriller anni ’80 con dinosauri Flowervale Street di David Robert Mitchell, che Warner ha datato negli USA al 14 agosto; Clayface, spin-off DC in chiave body horror sul villain mutaforma di Gotham, previsto per settembre 2026; e soprattutto il nuovo film di Alejandro G. Iñárritu con Tom Cruise, una black comedy ancora senza titolo ufficiale, annunciata per il 2 ottobre in IMAX, chiaramente piazzata in piena awards season.