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“Le atlete sono delle ottime attrici”. A parlare è Cosima Spender, che insieme a Valerio Bonelli, ha presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città la serie in sei puntate: Corpo libero.
Dal 26 ottobre su Paramount+ e nel 2023 su Rai2, scritta da Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari, la serie è tratta dall’omonimo romanzo di Ilaria Bernardini edito da Mondadori, ed è un thriller ambientato nel mondo della ginnastica artistica femminile in un’Italia montana e remota, durante una settimana di rigido inverno.
Un gruppo di ragazze, tra cui Martina (Alessia De Falco), tornata a gareggiare dopo un misterioso infortunio, partecipano al prestigioso torneo Winter Fox. Ad accompagnarle in questa sfida la coach Rachele (Antonia Truppo) e il medico sportivo Alex (Filippo Nigro).
“Ho scritto questo libro prima che tutti gli abusi della ginnastica artistica venissero fuori- racconta Ilaria Bernardini-. C’erano alcune cose che sentivo di voler raccontare attratta da questi piccoli corpi e dell’adolescenza. Per me è una metafora della vita e delle donne, graziose e fortissime che devono imparare a resistere ai dolori della vita. Dopo che le ragazze americane avevano rotto il muro di silenzio (ndr. si riferisce al caso Nassar e alle ginnaste Usa vittime di abusi) ho riscritto il libro in modo più libero”.
E la sceneggiatrice Ludovica Rampoldi: “Ho letto il suo romanzo e mi colpì tantissimo perché non erano ancora stati svelati questi retroscena d’ombra su uno sport fatto di grazia e leggerezza. Abbiamo declinato sul rapporto tra il corpo e la mente e al tempo stesso tra il corpo e il tempo. Questa lotta impari contro il tempo ci sembrava una bella metafora dell’essere una donna e una ragazza”. E poi sui corpi delle giovani ginnaste: “Sono corpi costantemente misurati, pesati, controllati, allenati e giudicati. Il corpo non appartiene neanche alla singola atleta, ma è ‘l’unico corpo’ della squadra. Riappropriarsene sarà per Martina l’unico modo per liberarlo davvero. Una ginnasta raggiunge l’apice delle sue possibilità durante l’adolescenza, ovvero nell’attimo in cui il corpo comincia a cambiare velocemente e per essere in grado di prodursi in evoluzioni sul campo gara, il corpo deve contrastare l’evoluzione del tempo. Deve restare piccolo. Questa corsa contro il tempo persa in partenza ci affascinava moltissimo”.
“È stato un lavoro di collaborazione enorme- dice Cosima Spender (già regista della fortunata SanPa nel 2020) -. È una sceneggiatura avvincente in un mondo chiuso. Le atlete sono state bravissime a recitare perché sanno cosa vuole dire ripetere e ricercare la perfezione”.
E Valerio Bonelli: “È stato incredibile vedere come riuscivamo a tenere questo filo narrativo e la corsa contro il tempo. Adoro i film di sport, ma thriller e sport è un connubio che raramente si vede e quando si vede è davvero interessante. La sceneggiatura è bilanciata tra scene pop e scene molto crude”.
Nel cast appunto Antonia Truppo: “Rachele è un personaggio molto emotivo, perfetta per me, mi mettevo nei suoi panni e pensavo che se hai tra le mani un campione spesso gli rovini la vita. Le atlete le ho un po’ massacrate, ma al tempo stesso le ho molto amate”. E l’atleta- protagonista Alessia De Falco: “Prima ero una semplice ginnasta e mai avrei immaginato di recitare. È stata un’esperienza che mi ha segnato. Noi siamo abituate a ripetere anche all’infinito. La nostra vita da ginnaste è un minimo estremizzata, ma non tanto. Ci sono degli aspetti che sono stati ricreati al cento per cento. La durezza dei coach e lo stato emotivo e mentale che abbiamo è davvero molto accurato”.
Infine sull’ambientazione spostata dalla Romania all’Italia, Ludovica Rampoldi precisa: “Il romanzo è ambientato in Romania, noi abbiamo cercato una Romania locale in Abruzzo. Abbiamo trovato questo posto un po’ fermo nel tempo, con un albergo decadente anni '70 e ovviamente una foresta perché questa serie è anche una favola nera e ogni favola nera ha un bosco”.