Il cinema è anche o soprattutto bellezza delle immagini. L’estetica è una componente essenziale di ciò che vediamo, e talvolta precede il contenuto il messaggio. La bellezza dei volti è la quintessenza del cinema.

Ecco, senza il truccatore, anzi, senza il make up artist, sarebbe impossibile assistere alla proiezione di una qualsiasi pellicola cinematografica. Gli spettatori non riconoscerebbero nessun attore o attrice, i quali, prima di essere sottoposti ai sapienti e laboriosi trattamenti del truccatore, pardon, make up artist, hanno completamente un’altra faccia.

Vi è una categoria di attori e attrici che, seppure il loro personaggio non preveda sconvolgimenti o mutazioni particolari e quindi che sarebbe sufficiente una leggera passata di cipria che tolga il lucido del pelle, ecco che invece, taluni di questi attori debbano presentarsi nel camper del trucco 4 ore prima dell’inizio delle riprese.

E lì, il nostro artista e artigiano del make up inizia a spalmare kili di calce, di stucco, e a spanderli sul volto con attrezzi presi a prestito dai muratori: bisogna livellare avvallamenti delle guance, eliminare voragini chiamate rughe, sostituire le borse, in alcuni casi bauli, sotto gli occhi; togliere il colore cadaverico dall’incarnato, mascherare orribili punti neri, dipingere una bocca al posto di un’insignificante feritoia che talvolta sembra un sipario messo lì a voler nascondere una sgangherata pattuglia dentata.

Ci sono attrici o attori che nel tentativo di contrastare il tempo che passa e per agevolare il lavoro del make up artist si rivolgono al chirurgo plastico, con lo sconsolante risultato di peggiorare la situazione. La storia del cinema racconta di interminabili sedute al trucco per trasformare gli attori nei loro personaggi: DiCaprio in Revenant per esempio è stato sottoposto a 5 ore di trucco al giorno da Duncan Jarman, ma questo sacrificio assieme ad altri faticosissimi patimenti, gli hanno permesso di vincere l’Oscar.

Vi sono attori o attrici che al naturale sarebbero più spaventosi del grizzly che riduce in fin di vita DiCaprio, e appunto grazie alla mano del make up artist, diventano gradevoli se non bellissimi sullo schermo. Di contro vi sono attori che passano ore al trucco e magari vengono addirittura tagliati. E poi vi sono attori che debbono il loro successo ai loro difetti: io per esempio passo ore al trucco per farmi il naso adunco, quello che piace al pubblico, in realtà il mio è un nasino alla francese. Strano, mi si sta allungando il naso…