Una delle più grandi leggende della musica contemporanea raccontata dai suoi amici e familiari in un ritratto-fiume. Bob Marley e la sua musica indimenticabile rivivono grazie all'enorme lavoro di Kevin Macdonald, regista noto per un paio di film apprezzabili come La morte sospesa e L'ultimo re di Scozia. La ricerca d'archivio e le numerosissime interviste hanno portato a un ritratto artistico e storico molto esaustivo, in cui la figura pubblica ben si bilancia con il lato privato. Tale gigantesco accumulo di materiale e di evidente entusiasmo per il progetto ha però portato il regista a non sapere sintetizzare il discorso, e le due ore e mezzo di durata alla fine pesano più di quanto avrebbero dovuto. Di bellissimo però c'è comunque lui, Bob Marley, con la sua sincerità, il suo carisma e soprattutto la sua straordinaria musica. Quando partono le note di No Woman No Cry o Redemption Song è praticamente impossibile non cantarle insieme a lui ancora una volta, e di conseguenza commuoversi.
A livello puramente cinematografico, Marley è un documentario ben organizzato nella progressione narrativa ma senza particolari guizzi che lo rendono degno di nota. A farlo svettare è il soggetto, un mito destinato a non conoscere fine.