Immaginate Cenerentola, Jack e i suoi fagioli magici, Raperonzolo e Cappuccetto Rosso che si incontrano al bar e cominciano a cantare.
Into the Woods funziona più o meno così. Tratto da uno dei maggiori successi di Broadway degli ultimi vent'anni, questa nuova incursione dell'esperto Rob Marshall nel musical non fa purtroppo dimenticare le brutture di Nine, ma questa volta non è colpa sua.
Il premio Oscar per Chicago dirige bene un cast eccellente che sembra però davvero sperduto nel bosco. Colpa di una storia che non trova una direzione, se non quello che proprio Marshall gli offre, costruendo il film come un 11 settembre delle fiabe.
Purtroppo la terribile partitura e il libretto ridondante lasciano poco scampo, e le parti migliori sono quelle dal taglio più ironico, su tutte il magnifico duetto dei principi azzurri “Agony” con un Chris Pine da applausi. Non basta, per una volta, neanche la strepitosa Meryl Streep, a salvare un film che per un pubblico non addestrato è ostico e noioso.
Peccato, perché la bella confezione, impreziosita dai sontuosi costumi di Colleen Atwood e le belle interpretazioni di Anna Kendrick, James Corden ed Emily Blunt avrebbero meritato di più.