Anni 90 - Parte II

ITALIA 1993
Tano è un tassista abusivo alla Stazione di Milano. Carica a bordo, senza saperlo, un capomafia. Il taxi viene fermato dalla polizia e Tano finisce in galera, scambiato per un picciotto del padrino. Gino e Graziella hanno un bar ad Ostia e sono degli accaniti lettori dei giornali scandalistici. Una sera, per un caso della vita, ospitano in casa loro due VIP da Novella 2000 che stanno litigando per problemi d'amore: Don Buro è un prete di campagna. Viene avvicinato da un suo parrocchiano che gli racconta un dramma: sua figlia è scappata di casa e fa la pornodiva a Milano. Per riportare la pecorella smarrita all'ovile, Don Buro s'infiltra negli studi della casa di produzione di Milano e si finge un pornodivo. Salvatore pattuglia la città di notte insieme ai suoi amici. Cerca una donna. E non la trova mai. Ma ecco che una sera una meravigliosa e ricchissima signora lo invita nella sua villa. E' un sogno incredibile per Salvatore. Ma la donna si rivelerà una crudele sadomasochista.
SCHEDA FILM

Regia: Enrico Oldoini

Attori: Massimo Boldi - Giudice Minghetti/Ambrogio Testa/Bepi/Gino, Christian De Sica - don Buro/Roberto, Nino Frassica - Tano/Un frate, Andrea Roncato - Avvocato di Tano/Produttore/Capoufficio/Se stesso, Francesco Benigno - Nino/Salvatore, Carol Alt - Barbara/Sally, Tano Cimarosa - Don Mimì Cantalamessa ("Il pentito", Gabriella Franchini - Matilde Minghetti ("Il pentito", Ugo Conti - Un detenuto ("Il pentito", Cocò Neri - La signora milanese ("Il pentito", Roberto Stellini - Capitano dei Carabinieri ("Il pentito", Domenico Chianese - Giornalista televisivo ("Il pentito", Anna Falchi - Lola Ciccone ("Don Buro", Raniero Bartolucci - Frate Vincenzo ("Don Buro", Silvio Spaccesi - Bastiano ("Don Buro", Lidia Costanzo - Proprietaria del pornoshop ("Don Buro", Giuseppe Messina - Il nano ("Don Buro", Rolando Fucili - Primo burino ("Don Buro", Renzo Tridello - Gay Orgasm ("Don Buro", Julie Marie Olson - La tettona ("Don Buro", Alessandro Sbordoni - Ragazzo romano sulla moto ("Don Buro", Carola Stagnaro - Patrizia ("Scherzi da prete", Barbara Marciano - La moglie di Ambrogio ("Scherzi da prete", Ida Spalla - Italia Canale ("Scherzi da prete", Edmondo Sannazzaro - Maggiordomo ("Scherzi da prete", Margareta Kraus - Agata, moglie di Bepi ("Quando scappa scappa", Dorothy Barresi - Gilda ("Quando scappa scappa", Tiziana Casillo - Samantha ("Quando scappa scappa", Alessia Iannuzzi - Marina ("Quando scappa scappa", Maria Luisa Ronchi - La segretaria ("Quando scappa scappa", Giuseppe Affer - Portiere dell'ufficio ("Quando scappa scappa", Carlo Bianchessi - Pazzo nel metrò ("Quando scappa scappa", Giacomo Venturi - Finanziere in borghese ("Quando scappa scappa", Miki Boldi - Vigilessa ("Quando scappa scappa", Franco Salamon - Finanziere alla guida ("Quando scappa scappa", Riccardo Mioni - Autista del TIR ("Quando scappa scappa", Ivano Silveri - Uomo coinvolto nell'incidente ("Quando scappa scappa", Maurizio Costanzo - Lo spirito guida ("Quando scappa scappa", Maurizio Prollo - Mimmo ("Luna di fiel", Salvatore Termini - Toni ("Luna di fiel", Anna Maria Cottafavi - Passeggiatrice ("Luna di fiel", Barbara Sarti - Ragazza in hot pants ("Luna di fiel", Nadia Rinaldi - Graziella ("V.I.P.", Alberto Castagna - Se stesso ("V.I.P.", Francesco Scali - Portiere di casa di Gino ("V.I.P.", Stefano Antonucci - Proprietario del ristorante ("V.I.P."

Soggetto: Enrico Oldoini

Sceneggiatura: Enrico Oldoini

Fotografia: Giuseppe Ruzzolini

Musiche: Manuel De Sica

Montaggio: Raimondo Crociani

Scenografia: Davide Bassan

Arredamento: Davide Bassan

Costumi: Alessandra Oldoini

Durata: 113

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Produzione: AURELIO DE LAURENTIS PER FILMAURO

Distribuzione: FILMAURO - FILMAURO HOME VIDEO

Episodi: "Il pentito" - "Don Buro" - "Scherzi da prete" - "Quando scappa scappa" - "Luna di fiel" - "V.I.P."

NOTE
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1993.
CRITICA
"Caratteri furbi, un'azione svolta con abile crescendo, un'interpretazione colorita. E così nell'episodio in cui Christian De Sica, recitando volutamente come Sordi giovane, veste i panni di un prete di campagna che finisce su un set di film porno per sottrarvi una sua giovane parrocchiana in procinto di traviarsi: tutto sul filo del rasoio, con abbondanza di doppi sensi anche pesanti, ma in definitiva uno scherzo che non dispiace. Più grezzi invece, gli altri raccontini anche se, proponendosi sempre come una palestra di comicità per attori cui il pubblico da qualche tempo guarda con simpatia, pur tra temi scivolosi e situazioni di gusto dubbio, si prodigano nell'offrir loro varie occasioni di far ridere: a Massimo Boldi, soprattutto, che si rivela un caratterista dalle qualità sempre più sicure. Ma non dimentico, nel gruppo, anche Andrea Roncato, specie per la sua misura, a rallegrare gli occhi c'è, due volte Carol Alt tra la vamp e la modella: che in un episodio in cui si atteggia a sadica riesce perfino a far paura." ('Il Tempo', 17 dicembre 1993)

"Insieme, Boldi e De Sica, vanno al massimo nell'unico sketch ambientato a Roma (il migliore), sgarbatissimo remake de 'Le notti di Cabiria': la dolce vitaccia di tal Gino Bramieri (sic!) e consorte (Boldi e Nadia Rinaldi), due osti di Ostia che citano 'Novella 2000' a memoria, parentesi anagrafiche comprese e che ospitano a casa loro una coppia di scriteriati vip (De Sica-Alt), tra schiaffoni, scenate ed etti di cocaina. Meno riusciti l'episodio di Nino Frassica, tassista abusivo alle prese con il boss Cantalamessa e il magistrato che vorrebbe emulare Di Pietro (sempre Boldi) e quello - volgarissimo - che prova a lanciare Francesco Benigno (uno dei ragazzi di 'Mery per sempre') in un ruolo comico. Inutile spaccare il capello in quattro: 'Anni '90' va preso per quello che è, un'opera buffa che sonda sfacciatamente la grossolanità diffusa dell'Italia d'oggidì. Impresa facile facile che estorce risate perplesse, sorrisi striminziti e una sensazione di vuoto a perdere che, forse, immalinconisce." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 20 dicembre 1993)

"Se non fosse per la ridanciana simpatia e la calcolata dismisura di alcuni degli attori, quelli citati (ma è Boldi, figlio del Derby Club, che segna i goal) e per qualche maggiorata che passa e va, per l'ammicco facile, avremmo già tirato lo sciacquone del logo. Ma poi quale critica, basta che ci sia la finzione di costume, che il pubblico abbocchi: l'anno venturo si vedrà. Comunque peccato, perché alcuni spunti avrebbero meritato uno svolgimento meno svogliato e magari qualche battuta oltre i giochi di parole di Frassica. Provvede alla colonna sonora Manuel De Sica, che ringraziamo per aver inserito un 45 giri cult come 'Town without pity' di Gene Pitney: quelli erano anni '60, parte 1." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 21 dicembre 1993)