Definiti i componenti della Giuria della rinnovata sezione Orizzonti della 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre 2010), presieduta dall'artista e regista iraniana Shirin Neshat (lo scorso anno Leone d'Argento per la miglior regia con Donne senza uomini). Affiancheranno Shirin Neshat: la regista e sceneggiatrice tunisina Raja Amari, nel 2009 a Venezia-Orizzonti con Dowaha (Buried Secrets); il regista filippino Lav Diaz, uno dei cineasti più importanti del Sud-Est asiatico, premiato due volte a Orizzonti con Kagadanan sa banwaan ning mga engkanto (Death in the Land of Encantos, Menzione Speciale 2007) e con Melancholia (Premio Orizzonti 2008); il critico cinematografico austriaco Alexander Horwath, dal 2002 direttore del Museo del Cinema di Vienna; il regista italiano Pietro Marcello, scoperto a Venezia nel 2007 con il documentario d'esordio Il passaggio della linea presentato in Orizzonti, e vincitore di numerosi riconoscimenti quest'anno con La bocca del lupo.
La sezione Orizzonti da quest'anno si apre a tutte le opere “fuori formato”, con un più ampio e dinamico sguardo verso le vie nuove dei linguaggi espressivi che confluiscono nel cinema. La Giuria internazionale della sezione Orizzonti assegnerà - senza possibilità di ex aequo - quattro nuovi Premi: Premio Orizzonti (riservato ai lungometraggi), Premio Speciale della Giuria Orizzonti (riservato ai lungometraggi), Premio Orizzonti Cortometraggio, Premio Orizzonti Mediometraggio. Nella rinnovata sezione Orizzonti sono stati assorbiti la sezione CortoCortissimo, e tutti gli Eventi Speciali, in una linea di programma senza distinzioni di genere e durata, che rappresenta un “laboratorio” dei diversi linguaggi artistici del visivo, all'interno del più grande “laboratorio” della Biennale di Venezia, in collegamento sempre più stretto con gli altri settori.
Completata anche la giuria Internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Al Presidente Fatih Akin si affiancheranno il regista Stanley Kwan, uno dei principali esponenti della nouvelle vague hongkonghese (in Concorso nel 2005 a Venezia con Changhen ge), il regista israeliano Samuel Maoz (Leone d'Oro a Venezia l'anno scorso con la sua opera prima Lebanon), l'attrice Jasmine Trinca (vincitrice l'anno scorso a Venezia del Premio Marcello Mastroianni per Il grande sogno), l'indiana Nina Lath Gupta, vero e proprio "motore" delle nuove forme di produzione e distribuzione del cinema indipendente. La Giuria internazionale del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni autonome e parallele), il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, e 100.000 USD messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore. Negli ultimi anni si sono aggiudicati il Premio Opera Prima: Viaggio alla Mecca (Le grand voyage) di Ismael Ferroukhi (2004), 13 - Tzameti di Gela Babluani (2005), Khadak di Peter Brosens e Jessica Woodworth (2006), La zona di Rodrigo Plá (2007), Pranzo di Ferragosto di Gianni Di Gregorio (2008), Engkwentro di Pepe Diokno (2009).