Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per martedì 9 giugno.

 

CRIMSON PEAK - Mediaset 20 (canale 20), ore 21:00

"Camaleontico da sempre, tra i pochi registi contemporanei a saper spaziare con disinvoltura tra l’horror (Cronos), la fantascienza (Mimic e la serie tv The Strain) e il fumetto (Blade II e Hellboy), a fondere la meccanicità di effetti “artigianali” con le infinite possibilità della CGI, a fronteggiare i fantasmi e i mostri della Storia (La spina del diavolo Il labirinto del fauno), Guillermo del Toro mai come in questa occasione sembra voler “mescolare” tutte le suggestioni derivanti dal suo cinema. Ed è proprio nelle viscere, nelle fondamenta di Allerdale Hall, l’enorme e fatiscente casa della dinastia Sharpe, che finiremo per ritrovare le ragioni di una follia macabra e al tempo stesso lucidissima, la pastosità cremisi contrapposta alla fluidità di trasparenze minacciose e imprigionate. Spiriti tormentati, che in linea con la migliore tradizione (letteraria, cinematografica) infestano la magione quasi alimentandosi delle paure e dei dubbi della protagonista. Spifferi di un passato che non muore, aliti di vita soffoca(n)ti che, finalmente, potrebbero trovare l’insperata pace eterna." (Valerio Sammarco)

 

LE RAGAZZE DI PIAZZA DI SPAGNA - Tv 2000 (canale 28), ore 21:10

Marisa, Elena e Lucia, lavoranti d'una grande sartoria nelle vicinanze di Piazza di Spagna, sono legate da intima amicizia. Abitano alla periferia di Roma: Marisa alla Garbatella, Elena a Monteverde, Lucia alle Capannelle. Marisa, di famiglia proletaria, è fidanzata con un operaio che minaccia di lasciarla quando inizia a fare l'indossatrice. Elena è promessa ad un impiegato: quando scopre che il fidanzato non l'ama veramente, ma mira solo al modesto appartamento in cui vive con la madre, la delusione la turba tanto da indurla a tentare il suicidio. Lucia si sente attratta dai giovanotti d'alta statura e non si cura di un piccolo ed esile fantino, che l'ama da anni. Un classico del neorealismo rosa firmato Luciano Emmer. Le ragazze sono Lucia Bosé, Cosetta Greco e Liliana Bonfanti. Nel cast anche Marcello Mastroianni, Ave Ninchi, Eduardo De Filippo. Il narratore è Giorgio Bassani.

 

TUTTI PAZZI PER ROSE - Rai 5 (canale 23), ore 21:15

"'L'America per gli affari, la Francia per l'amore'. E' l'ultima battuta di Populaire (ci rifiutiamo di menzionarlo con il titolo italiano), che oltre a chiudere il film ne fornisce una sintesi perfetta: l'opera prima di Régis Roinsard guarda alla sophisticated comedy della Golden Age hollywoodiana mantenendo vivo l'afflato di quella che, esplosa con The Artist di Hazanavicius, si può considerare la nuova scuola della commedia transalpina. Che ha studiato talmente bene i modelli al punto di saperne ricreare atmosfere e situazioni, caratterizzazioni e personaggi, affidandosi quasi ciecamente agli interpreti per tentare la sovrapposizione ideale di classico e “neoclassico”: dal bianco e nero del cinema muto di The Artist ai colori e le musiche fine anni '50 di Populaire, dunque, il passo è davvero molto breve (e non solo perché anche qui, nel cast, è presente Bérénice Bejo)." (Valerio Sammarco)

 

 

FORZA MAGGIORE - Rai Movie (canale 24), ore 0:55

"Alpi francesi, una famiglia svedese in settimana bianca. L'hotel è lussuoso, il paesaggio ameno, le piste perfette, i cannoni tuonano per controllare le valanghe. Tutto bene, finché un'esplosione non è poi così controllata e la valanga sembra travolgere la terrazza su cui Tomas (Johannes Kuhnke), Ebba (Lisa Loven Kongsli) e i figli Vera e Harry stanno pranzando: attimi di terrore, mentre il bianco occupa tutto. Ma due reazioni opposte: Ebba si preoccupa dei figli, Tomas prende guanti, cellulare e corre via. [...] Tranquilli, se il tema è serio, molto, ma la trattazione che ne dà lo svedese, classe 1974, regista e sceneggiatore Ruben Ostlund è ironica, ilare, “alleggerita”. [...] Ostlund spariglia le carte e i registri, mette il film nella carreggiata del dramedy ma sentimentale, comico, romanzo di formazione, e chi più ne ha, sono sul tavolo, pardon, sullo schermo. [...] PS: Pare quasi superfluo, ma in Italia un film così non lo sappiamo fare. E non per le valanghe, s'intende." (Federico Pontiggia)

 

THE GOOD SHEPHERD - L'OMBRA DEL POTERE - Rete 4, ore 3:25

"Denuncia, ironia, classe, ambizione. Persino un Matt Damon perfetto nella sua inespressività di sempre. Non manca niente a L'ombra del potere di Robert De Niro. La delusione di chi da lui si aspettava un attacco frontale alla Cia non rende giustizia al film: thriller politico, intelligente e sofisticato, che pecca piuttosto in struttura e ambizione. I troppi flashback disorientano la spettatore, portandolo avanti e indietro dalla Baia dei Porci del '61 alla Yale degli anni '40. Seguirlo è stancante e 167 minuti sono davvero troppi. Sbagliato è però misurarne la riuscita nelle rivelazioni sugli scheletri negli armadi dell'Agenzia. La forza di De Niro è anzi proprio quella di vestire la sua critica di normalità. Senza gridarlo, né darlo quasi a vedere, affida le bordate a una spy story di atmosfere, che lambisce l'affresco sociale. Più che indagare sulla Cia in sé, la assume come prisma per misurare follie e disumanità di un sistema e un quadro sociopolitico, quello della Guerra Fredda, che si vanno delineando sullo sfondo." (Diego Giuliani)