Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per mercoledì 22 luglio.

 

LA BISBETICA DOMATA - La 7, ore 14:15 e La 7d, ore 23:40

"Un regista di estro fantasioso e di buon gusto figurativo, Franco Zeffirelli, e due grandi attori, Richard Burton ed Elizabeth Taylor, danno vita a una colorita e animatissima versione di La bisbetica domata. Dove il primo, che con Shakespeare ha gran confidenza acquistata sul­ palcoscenico conferma, abbastanza felicemente, la sua tendenza a sottrarre il testo dai rigori del dialogo per immergerlo, con la necessaria libertà, in una più spettacolare cornice. E dove i secondi, qui Burton di bisbetiche domate ha personale e vittoriosa esperienza, si impegnano con foga ed energia sfiorando più volte il baratro del gigionismo, ma riuscendo quasi sempre ad evitarlo. Burton è perfettamente calato nel suo eroe, Elizabeth Taylor [...] meno ma l'occasione è buona per dimostrare, in omaggio alla convenzione teatrale, che una grande attnce non si deve preoccupare eccessivamente di queste minuzie." (Paolo Valmarana, Rivista del Cinematografo, aprile 1967)

 

LA BANDA DEGLI ONESTI - Rai Movie (canale 24), ore 19:15

Non è solo uno dei migliori film di Camillo Mastrocinque con Totò, realizzato nello stesso anno del capolavoro della Malafemmina, ma anche una delle commedie degli anni Cinquanta più importanti nel circoscrivere uno spazio decisivo: quello delle grandi palazzine romane, coacervi di storie incarnate dai più svariati personaggi, centrali in molti film dell’epoca. Qui, miracolo, c’è, una sceneggiatura. Calibratissima, ben oliata, pressoché ineccepibile. Porta le illustri firme di Age & Scarpelli, che di Totò sin erano stati i "negri" (i creatori di gag): dialoghi esilaranti, situazioni irresistibili, una fluidità che confina con qualcosa di simile dramma in potenza mai davvero lasciato esplodere se non nelle pieghe di una malinconia ben definita dai volti patiti dei protagonisti. Storia di gente umile, è la prova generale de I soliti ignoti: proletari che s’improvvisano criminali per sbarcare il lunario, ma che forse non hanno il coraggio di violare la legge. I duetti tra il carnefice Totò e la vittima Peppino (con l’apporto del pacioso Giacomo Furia) rimangono memorabili. (Lorenzo Ciofani)

 

ALI' - Iris (canale 22), ore 21:00

La vita del leggendario campione dei pesi massimi Cassius Clay, dai suoi successi sportivi, al suo impegno come sostenitore della 'protesta nera' portata avanti da Malcolm X, alla conversione alla fede islamica che lo portò a cambiare il suo nome in Muhammad Alì. Il film si concentra sul suo periodo leggendario dalla vittoria della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960 alla riconquista del titolo dei pesi massimi contro Leon Spinks nel 1979. Negli Stati Uniti sono anni delle grandi tensioni razziali, del Black Power e della guerra in Vietnam. Il rifiuto di Cassius di andare a uccidere i Vietcong lo porta a una guerra con i media e culmina con la scelta di diffondere la parola di Allah e di prendere il nome Alì al posto di quello 'da schiavo' Clay. Grande biopic by Michael Mann, che si attacca ai personaggi, alle loro paure, ai loro dolori. Regia vertiginosa, momenti di puro cinema.

 

A BEAUTIFUL MIND - Rete 4, ore 23:30

"Howard, che da Fuoco assassino a Apollo 13 ha dimostrato di saper miscelare melò e azione come una volta riuscivano a fare i registi americani degli anni '40, costruisce nel tradizionale melodramma hollywoodiano delle tensioni angosciose, quasi estranianti, in cui la potenza dell'intelligenza diventa la fonte di un'allucinazione costante, di uno sguardo perennemente diviso tra purezza e persecuzione, amore e terrore. Gli ambienti di Princeton, nella cristallina fotografia di Roger Deakins, il direttore della fotografia al quale si devono molte straordinarie immagini dei film dei fratelli Coen, possiedono l'aura claustrale di un'età fantastica, un medioevo irreale che cozza contro la nevrosi dell'America della guerra fredda, nella quale precipita a spirale la psicosi del protagonista. [...] Paura, amore illimitato, senso inaudito di sconfitta: per essere un film da Oscar, A Beautiful Mind lascia troppe volte lo spettatore sull'orlo di sentimenti aspri e abrasivi. Resi ancor più laceranti dal fatto che a dovervi fare i conti sia proprio un matematico di genio, costretto a fare la spola tra il mondo perfetto delle idee matematiche e quello ambiguo, misterioso e assurdo della propria vita". (Mario Sesti, Duel, febbraio 2002)

 

LA TERRA DELL'ABBASTANZA - Rai 3, ore 0:00

"Bel tappeto sonoro, e musicale, di Toni Bruni, bel passo a uno in una periferia che è prima di tutto morale, La terra dell’abbastanza offre sequenze disturbanti – il sesso del vecchio pusher con la ragazzina, la festa di compleanno munificamente rovinata da Mirko, il traffico di esseri umani – perché immediate, senza filtri, “vere”, ovvero scippate all’edulcorazione del cinemino nostro sul tema: qui c’è sporcizia, nitore, dolore, negli occhi, volti e gesta amorali e alegali e vitali – come respirare, come bere un bicchier d’acqua portano la morte – di due messaggeri di morte per riflesso incondizionato. E’ film poeticamente, leggi sociologicamente, scomodo; straordinariamente girato, per essere un esordio; assai perfettibile, per drammaturgia. Pertanto, ancor più prezioso: ne sentiremo parlare, di questi D’Innocenzo, perché mettono in scena con una sicurezza, anche negli errori, una assertività e una lucidità ammirevoli." (Federico Pontiggia)