Infine, Max von Sydow ha perso la partita a scacchi con la Morte.

Il grande attore svedese, naturalizzato francese, ci lascia all'età di 90 anni. Ad annunciarlo a Paris Match è la moglie Catherine: "È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l'estremo dolore di annunciare la dipartita di Max con Sydow l'8 marzo 2020".

Nato a Lund, in Svezia, nel 1929, dopo gli inizi a teatro, diventa l'interprete feticcio di Ingmar Bergman da Il settimo sigillo (1957), dov'è il cavaliere che gioca a scacchi con la Morte. Seguono altri dieci film insieme, tra i quali Il volto (1958), La fontana della vergine (1960), Come in uno specchio (1961), Luci d'inverno (1963) e L'ora del lupo (1968).

Arriva a Hollywood interpretando Gesù in La più grande storia mai raccontata (1964). Iconici i suoi ruoli in L'esorcista (1973) e I tre giorni del Condor (1975). Tra i tanti film della sua lunga e cosmopolita carriera, il dittico Karl e Kristina (1971) e La nuova terra (1972), La morte in diretta (1980), Flash Gordon (1980), Hannah e le sue sorelle (1986).

Attivo anche nel cinema italiano, lo troviamo nel cast di Cadaveri eccellenti (1976), Il deserto dei Tartari (1976), Gran bollito (1977), Quo vadis? (1985), Non ho sonno (2001).

Molto amato dagli autori europei, da Wim Wenders (Fino alla fine del mondo, 1991) a Lars von Trier (Europa, 1991), partecipa al biopic su Bergman Con le peggiori intenzioni (1993) e all'esordio dell'amica e collega Liv Ullmann (Conversazioni private, 1997).

In tarda età è apparso anche in molti film americani. Da Minority Report (2002) a Shutter Island (2010)  fino a Star Wars: Il risveglio della Forza (2015). Recentemente ha preso parte anche a Il trono di spade (2016).

Presente in oltre un centinaio di film e lavori televisivi, Max von Sydow è stato nominato due volte al Premio Oscar: nel 1989 come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo e nel 2012 come miglior attore non protagonista per Molto forte, incredibilmente vicino.