Sono stati assegnati i riconoscimenti della 67a edizione dei David di Donatello, consegnati nel corso della cerimonia di premiazione condotta da Carlo Conti e Drusilla Foer.
È stata la mano di Dio trionfa in 5 categorie: film, regia a Paolo Sorrentino, attrice non protagonista a Teresa Saponangelo, fotografia a Daria D’Antonio e David Giovani. Si tratta della prima vittoria ai David per un film italiano distribuito da Netflix.
Ma a portare a casa il maggior numero di premi è Freaks Out (6, il più importante è quello per la produzione). A seguire, oltre al film di Sorrentino, Ennio con 3, Ariaferma e Qui rido io con 2.
A sorpresa, tra gli interpreti si impongono Silvio Orlando per Ariaferma (terzo David alla dodicesima candidature, l’ultimo lo vinse nel 2006 per Il caimano) e la debuttante Swamy Rotolo di A Chiara, che a 17 anni diventa una delle più giovani vincitrici del premio. Prima candidatura anche per il miglior attore non protagonista dell’annata, il lanciatissimo Eduardo Scarpetta, che interpreta il figlio del suo antenato omonimo nel biopic di Mario Martone.
A Ennio di Giuseppe Tornatore, dedicato a Morricone, vanno i riconoscimenti per il documentario (per il regista è l’undicesima statuetta), il montaggio e il suono. Tra le sceneggiature vincono Ariaferma (originale) e L’Arminuta (adattamento). Conquistano un David anche Diabolik (canzone originale), I fratelli De Filippo (musiche) e Piccolo corpo (esordio alla regia).
Miglior film
È stata la mano di Dio prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino e diretto da Paolo Sorrentino

E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino. Nella foto Filippo Scotti, Toni Servillo e Teresa Saponangelo. Foto di Gianni Fiorito
Miglior regia
Paolo Sorrentino – È stata la mano di Dio

Set del film “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino. Nella foto Paolo Sorrentino. Foto di Gianni Fiorito
Miglior esordio alla regia
Laura Samani – Piccolo corpo
Miglior produttore
Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi e Mattia Guerra per Lucky Red, Gabriele Mainetti per Goon Films con RAI Cinema – Freaks Out
Miglior attrice protagonista
Swamy Rotolo – A Chiara
Miglior attore protagonista
Silvio Orlando – Ariaferma
Miglior attrice non protagonista
Teresa Saponangelo – È stata la mano di Dio
Miglior attore non protagonista
Eduardo Scarpetta – Qui rido io
Miglior sceneggiatura originale
Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella – Ariaferma
Miglior sceneggiatura non originale
Monica Zampelli, Donatella Di Pietrantonio – L’arminuta
Miglior fotografia (ex-aequo)
Daria D’Antonio – È stata la mano di Dio
Michele D’Attanasio – Freaks Out
Miglior scenografia
Massimiliano Sturiale e Ilaria Fallacara – Freaks Out
Migliori costumi
Ursula Patzak – Qui rido io
Migliori musiche
Nicola Piovani – I fratelli De Filippo
Miglior canzone originale
La profondità degli abissi di Manuel Agnelli – Diabolik
Miglior montaggio
Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci – Ennio
Miglior suono
Ennio
Miglior acconciatura
Marco Perna – Freaks Out
Miglior trucco
Diego Prestopino, Emanuele De Luca, Davide De Luca – Freaks Out
Migliori effetti visivi
Stefano Leoni – Freaks Out
Premio Cecilia Mangini – Miglior documentario
Ennio di Giuseppe Tornatore
Miglior cortometraggio
Maestrale di Nico Bonomolo
Miglior film internazionale
Belfast (G.B.)

(L to R) Judi Dench as “Granny”, Jude Hill as “Buddy” and Ciarán Hinds as “Pop” in director Kenneth Branagh’s BELFAST, a Focus Features release. Credit : Rob Youngson / Focus Features
David Giovani
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino
David dello spettatore
Me contro Te – Il film: Il mistero della scuola incantata di Gianluca Leuzzi
David alla carriera
Giovanna Ralli
David speciale
Sabrina Ferilli
David speciale
Antonio Capuano
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