Promuovere la cultura dell'accoglienza attraverso il cinema. E' il senso di Terre senza promesse – Storie di emigrazione, l'iniziativa promossa da Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) e Cei con il patrocinio della Fondazione Migrantes e del Centro Astalli. La manifestazione coinvolgerà, dal 9 marzo al 15 giugno, 60 sale della comunità - cinema parrocchiali, molti dei quali digitalizzati - in tutta Italia con un cartellone di film, spettacoli teatrali, concerti e tavole rotonde che hanno al centro l'attualissimo problema dell'emigrazione. E' l'occasione di interrogarsi sui flussi di popolazioni, utilizzando come spunto il volume Terre senza promesse – Storie di rifugiati in Italia, curato dal Centro Astalli di Roma e pubblicato dall'Editore Avagliano.
Fra i film programmati, La mia classe di Daniele Gaglianone, Welcome di Philippe Lioret, Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne, Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismäki, Io sono Li insieme con Il sangue verde e La prima neve di Andrea Segre, Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi, La gabbia dorata di Diego Quemada Diez, Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana.
Tra gli spettacoli teatrali che affrontano con efficacia gli stessi temi: Bilal - L'ospite è sacro della Compagnia Egumteatro, La storia di Ruth della Compagnia Ariel, Ponte di Pietre, pelle di immagini della Compagnia Causa.