"Non è un film sulla droga, ma sull'amore", così Francesco Antonio Castaldo presenta la sua opera prima: Il sesso aggiunto, che uscirà nelle sale il 29 aprile distribuito da Iris Film.
Attraverso l'esperienza del protagonista Alan, interpretato da Giuseppe Zeno, il regista analizza il mondo della tossicodipendenza: "C'è un ritorno all'eroina, stando ai dati dei Sert, purtroppo negli ultimi due anni è implementata del 40%. Ho realizzato questo film anche per evitare si torni al boom di consumo degli anni '70- 80, poiché oggi la mancanza d'entusiasmo può portare un ragazzo a fare qualcosa di diverso come drogarsi", dice Castaldo. E il protagonista del film aggiunge: "Alan è un personaggio molto diverso da quelli che ho interpretato fino ad ora. E' un tossicodipendente che vive nella sua fragilità in balia di un'esistenza fatta di contraddizioni. Per entrare nella parte non ho voluto conoscere i tossicodipendenti, ma ho cercato di lavorare sulla sensibilità del personaggio".
Mentre Valentina D'Agostino, che nel film interpreta Laura, la fidanzata-tossica di Alan, ha cercato di studiare gli effetti fisici che ti dà l'eroina come la sonnolenza o l'estrema rilassatezza: "Con la droga diventi un vegetale e ti liberi dalla responsabilità di essere un individuo - dice l'attrice -. Qualsiasi tipo di dipendenza ti annienta, anche quella dal fidanzato o dal lavoro".
Autore delle musiche è il premio Oscar Nicola Piovani, che definisce il film "inedito e autentico sull'assenza e sull'impotenza dell'amore". Costato 1 milione e 400 mila euro, Il sesso aggiunto uscirà nelle sale senza divieti per i minori di quattordici anni: "Per comunicare a tutti i giovani i rischi che stanno non solo dietro l'uso delle droghe, ma dietro ogni dipendenza", conclude il produttore Giovanni Madonna.