Peter Sellers, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare il cortometraggio. A trent'anni dalla sua improvvisa scomparsa, avvenuta il 24 luglio del 1980 ad appena 55 anni, la 18a edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, in programma alla Multisala Intrastevere di Roma dal 18 al 24 giugno, celebrerà il popolare attore britannico, maestro di trasformismi di insuperata comicità – dal Dottor Stranamore a La pantera rosa, da Hollywood Party a La signora omicidi – con un omaggio “corto”, come consuetudine del più seguìto festival italiano di cinema breve. E, per di più, all'insegna dell'inedito e dell'anteprima italiana.
Pochi sanno, infatti, che una delle ultime tappe della lunga transizione di Peter Sellers da una brillante carriera di imitatore radiofonico alla straordinaria avventura cinematografica che ne seguì – passando per la tv – è stata un cortometraggio del 1959, The Running Jumping and Standing Still Film, co-diretto assieme all'amico Richard Lester e girato “in casa” con una piccola cinepresa 16mm di proprietà dello stesso Sellers, nell'arco di due domeniche e al costo di 70 sterline. Quello che era nato come un gioco tra amici finì per essere addirittura candidato all'Oscar per il Miglior Cortometraggio, oltre a valere a Lester – pochi anni dopo – la “chiamata” dei Beatles a dirigere il loro primo film, il celebre A Hard Day's Night, e poi anche Help!.
Mai proiettato prima in sala in Italia, The Running Jumping and Standing Still Film – una sorta di slapstick comedy ispirata al cinema degli albori – verrà proiettato in 35mm ad ARCIPELAGO, nell'ambito della sezione Outsiders – Corti d'autore, accanto ad altre due rarità assolute, anch'esse mai apparse sugli schermi del nostro paese: si tratta dei mediometraggi – ambedue del 1951 – Let's Go Crazy di Allan Cullimore, dove il futuro “Ispettor-Capò Jacques Clouseau“ si cimenta in svariati e spassosissimi ruoli (tra cui quello di Groucho Marx!), e Penny Points To Paradise di Tony Young. Dati entrambi per smarriti per decenni, nel 2006 i due film sono stati ritrovati in una cantina dalla nipote del produttore Arthur Dent, Kate Lees, e nel 2009 il British Film Institute ne ha terminato il restauro. Ma mentre del primo film vedremo ad ARCIPELAGO proprio la versione recentemente restaurata, di Penny Points To Paradise verrà invece presentata l'unica copia rimasta – e conservata al National Film and Sound Archive di Canberra, in Australia – dell'edizione rimontata nel 1960 in una versione ridotta a 55 minuti (l'originale ne durava 77) per il mercato estero, principalmente l'Australia e la Nuova Zelanda.
A completare l'omaggio a Sellers, contestualizzandolo all'insieme della sua prestigiosa ma burrascosa carriera, il documentario del 1969 The World of Peter Sellers, l'unico ritratto – a tratti perfino intimo, e forse proprio per questo bandito dalla BBC – in cui l'attore si sia mai riconosciuto. A firmarlo, non a caso, è uno dei migliori e più attivi documentaristi inglesi specializzati in biografie, quel Tony Palmer già autore – tra gli altri – di 200 Motels, documentario cult sulla leggendaria rockstar Frank Zappa.