La voce girava già dalle prime ore di questa mattina: è The Wrestler di Darren Aronofsky il Leone d'Oro della 65° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Solo in questo modo - cosa ipotizzata da molti - era giustificabile il fatto che non venisse premiato Mickey Rourke - protagonista del film - con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. Che secondo pronostico è andata al nostro Silvio Orlando per Il papà di Giovanna di Pupi Avati (quinto italiano dal 2001 ad oggi ad ottenere il premio).
Indiscrezioni più o meno confermate anche per gli altri premi: alla protagonista di L'Autre Dominique Blanc la Coppa Volpi per la migliore intepretazione femminile, mentre il Leone d'Argento per la Migliore Regia va al russo Aleksey German Jr., autore di Paper Soldier, film che si aggiudica anche l'Osella per la Migliore Fotografia (Alisher Khamidhodjaev e Maxim Drozdov).
Doppio riconoscimento anche per l'etiope Teza di Haile Gerima: Premio Speciale della Giuria e Osella per la Migliore Sceneggiatura (dello stesso Gerima), mentre il Premio Marcello Mastroianni per il giovane attore o la giovane attrice esordiente è andato a Jennifer Lawrence, interprete di The Burning Plain di Guillermo Arriaga.
Anche quest'anno, infine, la Giuria ha assegnato un Leone Speciale per l'insieme dell'opera: a Nuit de chien di Werner Schroeter.
Queso il verdetto della Giuria Internazionale, presieduta da Wim Wenders - che nel corso della cerimonia di premiazione ha auspicato un cambio di regolamento da qui in avanti, riferendosi implicitamente al fatto che assegnando il Leone d'Oro ad Aronofsky non è stato possibile attribuire la Coppa Volpi a Mickey Rourke - e composta da Yuri Arabov, Valeria Golino, Douglas Gordon, Lucrecia Martel, John Landis, Johnnie To.
Alla fine, rimangono a bocca asciutta The Hurt Locker di Kathryn Bigelow e Rachel Getting Married di Jonathan Demme, così come gli outsider Vegas: Based on a True Story di Amir Naderi e Gabbla di Tariq Teguia.