All'età di 89 anni, è morto il leggendario scrittore inglese John le Carré. Lo ha annunciato il suo agente John Geller, specificando che il decesso non è avvenuto a causa del Covid-19.

Laureato in Letteratura tedesca, tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta David John Moore Cornwell (questo il nome vero di le Carré) venne reclutato dai servizi segreti britannici. Dopo che un agente doppiogiochista al servizio del KGB fece saltare la sua copertura, le Carré si dedicò completamente alla letteratura, restituendo al genere della spy story una dimensione più realistica e meno glamour rispetto a quella della serie di James Bond.

Nel 1965 pubblicò il suo romanzo più rappresentativo, La spia che venne dal freddo, che nello stesso anno fu adattato per il grande schermo da Martin Ritt con la memorabile interpretazione di Richard Burton. Candidato a due Oscar, il film vinse quattro premi Bafta e ottenne un ottimo successo al botteghino.

 

Dai suoi libri sono stati tratti Chiamata per il morto di Sidney Lumet (1967), Lo specchio delle spie di Frank Pierson (1970), La tamburina di George Roy Hill con Diane Keaton (1984), La casa Russia di Fred Schepisi con Sean Connery e Michelle Pfeiffer (1990), Il sarto di Panama di John Boorman con Pierce Brosnan e Geoffrey Rush (2001), Il traditore tipo di Susanna White con Ewan McGregor (2016).

Occasionalmente presente come attore in camei, negli ultimi anni le Carré ha prodotto alcuni adattamenti insieme ai suoi figli. Del 2005, The Constant Gardener di Fernando Meirelles valse a Rachel Weisz l'Oscar come miglior attrice non protagonista. Grande successo internazionale e ampi consensi critici per La talpa di Tomas Alfredson, che nel 2011 fece sfiorare la statuetta dell'Academy a Gary Oldman. A Most Wanted Man di Anton Corbijn (2014) segnò l'ultima interpretazione di Philip Seymour Hoffman.

Molte trasposizioni televisive per la BBC dai testi di le Carré, su tutti il dittico con Alec Guinness nel ruolo di George Smiley, La talpa (1979) e Tutti gli uomini di Smiley (1982). Nel 2017, The Night Manager, tratto da Il direttore di notte, per la regia di Susanne Bier, fece ottenere tre Golden Globe ai suoi attori principali (Tom Hiddleston, Hugh Laurie, Olivia Colman) e due Emmy.