Safari Express

GERMANIA 1976
John Baxter, dipendente di un'agenzia africana di turismo e trasporto merci, si imbatte, in circostanze avventurose, in una splendida donna, Miriam, che ha perso la memoria. Divenutone il protettore e l'amico, egli si trova ben presto coinvolto, uscendone per fortuna senza danni, in sparatorie e attentati il cui oggetto principale è proprio la sua protetta. Chi ha interesse ad eliminarla, come pericolosa testimone delle sue malefatte, è un bieco olandese, l'ingegnere van Daalem, che vuole impossessarsi di un ricco giacimento di uranio situato nel territorio della tribù dei batongo e per questo cerca di fare scoppiare una violenta lite tra il re e suo fratello. Scoperto il complotto, grazie alla ritrovata memoria di Miriam, John riesce a sabotare il piano di van Daalem, che troverà infine la morte nel folle tentativo di sterminare i batongo bombardandoli da un aereo.
SCHEDA FILM

Regia: Duccio Tessari

Attori: Giuliano Gemma - John Baxter, Ursula Andress - Miriam, Jack Palance - van Daalen, Enzo Bottesini - Il sergente, Giuseppe Maffioli - Padre Gasperin, il missionario, Peter Martell - Howard Spring, Lorella De Luca - Turista americana, Ilse Zaal

Soggetto: Bruno Corbucci, Mario Amendola, Duccio Tessari

Sceneggiatura: Mario Amendola, Bruno Corbucci, Duccio Tessari, Gianfranco Clerici, Antonio Exacoustos

Fotografia: Claudio Cirillo

Musiche: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis

Montaggio: Eugenio Alabiso

Scenografia: Giovanni Agostinucci

Costumi: Luca Sabatelli

Durata: 98

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE, TECHNICOLOR

Produzione: TRITONE CINEMATOGRAFICA, DEUTSCHE FOX FILM

Distribuzione: CIDIF - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, ARCA PRODUZIONI AUDIOVISIVE

NOTE
- TRA GLI INTERPRETI LO SCIMPANZE' BIBA.
CRITICA
"Il film ripete la formula del precedente 'Africa Express' (anche gli attori sono gli stessi, confinati negli stessi stilizzati personaggi del 'buono', del 'cattivo', della 'bella misteriosa', eccetera). L'elementare canovaccio della storiella è, cioè, poco più che un pretesto per sciorinare allo spettatore un assortimento di scazzottate, acrobazie, panorami turistici, folklore africano, macchiette di sergenti rimbambiti, di bonari missionari veneti, di furbi capi-tribù. Il meglio dell'innocente spettacolo lo dà comunque una scimmia, che rivaleggia in simpatia col Gemma di sempre." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 82, 1977)

"Fumettino turistico-avventuroso girato in tutta fretta dal'elegante Duccio Tessari, che però qui utilizza con scarso rispetto per il pubblico, scenari, attori e situazioni del suo precedente e altrettanto mediocre 'Africa Express'. La simpatica scimmia Biba sorride soddisfatta: Ursula Andress sarà pure più fascinosa, ma è sicuramente meno espressiva di me". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 3 aprile 2001)