REAZIONE A CATENA

CHAIN REACTION

USA 1996
In un laboratorio dell'università di Chicago, un gruppo di scienziati e tecnici ha scoperto un semplice ma quasi illimitato modo per produrre dall'acqua energia pulita, potente e a basso costo, ideale per un mondo che cerca carburanti ed è terrorizzato dalla prospettiva dell'inquinamento. Lo studente Eddie e la scienziata Lily, coinvolti nell'impresa, assistono all'omicidio del loro maestro il dott. Barkley, vengono incolpati del fatto e invischiati in una reazione a catena di spionaggio e di omicidi. Si muove l'F.B.I., si muovono i servizi segreti, si innesca una serie impressionante di doppi giochi e ritorsioni. Ci vorrà molto tempo, molti rischi e molta forza d'animo prima che Eddie e Lily vengano riconosciuti innocenti e giudicati in grado di portare avanti le applicazioni pratiche del progetto.
SCHEDA FILM

Regia: Andrew Davis

Attori: Keanu Reeves - Eddie, Rachel Weisz - Lily Sinclair, Morgan Freeman - Paul Shannon, Joanna Cassidy - Maggie Mc Dermott, Fred Ward - Agente Leon Ford, Kevin Dunn - Agente Doyle, Brian Cox - Lymanr Earl Collier, Jacqueline G. Arthur - Jackie Mann, Dick Cusack, Chelcie Ross - Ed Rafferty, Tzi Ma - Lu Chen, Nicholas Rudall - Dottor Alistair Barkley, Johnny Lee Davenport - Agente F.B.I., Margaret Travolta - Anita Fermi, Juan Ramírez - Raymond Pena, Michael Shannon - Fattorino Della Fioraia

Soggetto: Arne L. Schmidt, Rick Seaman, Josh Friedman

Sceneggiatura: J.F. Lawton, Michael Bortman

Fotografia: Frank Tidy

Musiche: Jerry Goldsmith

Montaggio: Don Brochu, Dov Hoenig, Arthur Schmidt

Scenografia: Maher Ahmad

Effetti: Digital Domain

Durata: 106

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: ARNE L. SCHMIDT, ANDREW DAVIS

Distribuzione: FOX - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

NOTE
REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1996.
CRITICA
"Reazione a catena" pare scritto con la carta carbone direttamente dalle pagine del copione del "Fuggitivo", con tanto di poliziotto inseguitore, duro, deciso, onesto, ma anche lesto a sentire la "puzza di bruciato". La messa in scena di Davis scivola ariosa e coinvolgente sullo scontato materiale narrativo senza riuscire a trovare l'originalità nella forza dell'immagine. Ma il ritmo è buono, i tempi giusti e la suspense va già, come la pillola di Mary Poppins, con un pizzico di "zucchero" procurato dal paesaggio e da un montaggio che non si risparmia in attacchi e stacchi da manuale. (Il Secolo XIX, Natalino Bruzzone, 17/11/96)
Ancora cinema in fuga per il regista Andrew Davis che, dopo il successo del fibrillante "Il Fuggitivo", insiste sul tema dell'uomo qualunque, innocente e inconsapevole, costretto a scappare per difendersi da ingiuste accuse e da macchinosi complotti. Ma in Reazione e catena il meccanismo (e la suspense), più scontati che hitchkockiani, funzionano assai meno. Innanzi tutto per i demeriti di Keanu Reeves, incredibilmente fuori forma fisica, ingrassato, bolso e inespressivo, per nulla "speed". Poi perchè la storia risulta vista mille volte, rimasticata, inerte non interessante. (Il Messaggero, Fabio Bo, 20/11/96)