Questo è il giardino

ITALIA 1999
Carlo e Laura frequentano il Conservatorio. Qui si conoscono, si innamorano e, dopo un po', decidono di andare a vivere insieme nella grande casa che lui ha ricevuto dai genitori. Vogliono arredarla insieme e così iniziare una grande avventura. Per tirare avanti Carlo trova un lavoro provvisorio, poi fa conoscere a Laura i suoi amici preferiti, Marcello e Marta, che vivono insieme e organizzano spesso feste molto libere. Per Laura i rapporti con la famiglia si fanno difficili, finché si interrompono del tutto. Un giorno Laura informa Carlo di essere incinta. Lui si mostra molto contento, lei invece, dopo i primi momenti di entusiasmo, decide di abortire e mette in pratica la decisione. Così il rapporto tra i due comincia ad incrinarsi, Carlo si lascia andare ad altre conoscenze e, infine, i due si lasciano. Costretta a tornare a casa, Laura ritrova lo stesso clima familiare, e, in più, la pesante ironia del fratello minore. Questi viene condotto da Carlo a casa degli amici, beve, va in discoteca, si sente male. Laura subisce le conseguenze del fatto, capisce che è impossibile rimanere a vivere in casa con i genitori. Allora torna all'appartamento di Carlo, e lo aspetta seduta per terra. Carlo torna, apre la porta, i ladri hanno svaligiato le stanze. Laura esce, si guarda intorno e dice: "Questo è il giardino".
SCHEDA FILM

Regia: Giovanni Davide Maderna

Attori: Carolina Freschi - Laura, Denis Fasolo - Carlo, Alessandro Quattro - Marcello, Delia Boccardo - Madre di Carlo, Emanuela Macchniz - Marta, Tiziana Bergamaschi - Madre di Laura

Soggetto: Giovanni Davide Maderna, Carolina Freschi

Sceneggiatura: Carolina Freschi, Giovanni Davide Maderna

Fotografia: Luca Bigazzi

Musiche: Massimo Mariani

Montaggio: Paola Freddi, Jacopo Quadri

Scenografia: Marco Belluzzi

Costumi: Roberta Beolchini

Durata: 90

Colore: C

Genere: ROMANTICO

Produzione: ANDREA OCCHIPINTI PER LUCKY RED

Distribuzione: LUCKY RED - LUCKY RED HOME VIDEO

CRITICA
"(...) Maderna gira con bravura, coordina bene la recitazione, ha senso degli ambienti (...). Eppure quello che rimane impresso nel suo film è il senso di tedio, di angoscia che occupa ogni fotogramma. I suoi ragazzi non sorridono mai".
(Francesco Bolzoni, "Avvenire", 1 ottobre 1999)
"Presentato nella Settimana della Critica a Venezia, si è aggiudicato il De Laurentiis per la migliore opera prima: riconoscimento assegnato a un film sommesso ed elegante, prodotto a bassissimo costo e girato in digitale. (...) Quando Maderna si avventurerà oltre il giardino, potrebbero arrivare delle belle sorprese." (Roberto Nepoti, La Repubblica)