Pastor Angelicus

ITALIA 1942
Il film documenta la figura e l'attività di Papa Pio XII. Di Eugenio Pacelli vengono illustrate la vita privata e pubblica, le sue azioni quotidiane, il suo apostolato da quando era un semplice cardinale fino all'elezione al Soglio di Pietro. Viene descritta una sua giornata tipo, i suoi contatti con la gente, con i bambini, con i soldati che partono o che tornano dal fronte per una breve licenza. Si conclude con la ripresa della solenne celebrazione in San Pietro in occasione del giubileo episcopale del Pontefice.
SCHEDA FILM

Regia: Romolo Marcellini, Luis Trenker - non accreditato

Attori: Papa Pio XII - Se stesso

Soggetto: Luigi Gedda

Sceneggiatura: Diego Fabbri, Ennio Flaiano, Andrea Lazzarini, Romolo Marcellini, Silvio D'Amico - commento

Fotografia: Umberto Della Valle, Vittorio Della Valle

Musiche: Ezio Carabella, Alessandro Cicognini

Montaggio: Renato May, Luis Trenker

Aiuto regia: Ennio Flaiano

Durata: 79

Colore: B/N

Genere: BIOGRAFICO DOCUMENTARIO

Produzione: CINES REALIZZATA DAL CCC (CENTRO CATTOLICO CINEMATOGRAFICO)

Distribuzione: ENIC

NOTE
- IL FILM SEGNA L'ESORDIO NELLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA DEL C.C.C.

- IL REGISTA-ATTORE LUIS TRENKER CHE, PER SUA VOLONTA', NON FIGURA NEI TITOLI DI TESTA, REALIZZO' VARIE SEQUENZE DOPO AVER VISIONATO TUTTO IL MATERIALE CHE ERA STATO GIRATO IN PRECEDENZA E NE ESEGUI' IL MONTAGGIO DEFINITIVO.

- DIREZIONE ARTISTICA: UMBERTO SACRIPANTE.
CRITICA
"[...] La misura e la grande dignità di stile e di tecnica che hanno guidato il Centro Cattolico Cinematografico nella realizzazione di questo importantissimo film, si avvertono sin dalle prime sequenze e si indovinano nella maniera chiara attraverso la quale i due essenziali motivi del vasto, visivo e svelto racconto raccolgono in perfetto accordo di immagini la cornice secolare del Buon Pastore. [...] Per stabilire un'armonia di espressione cinematografica, bisognava creare una palpitante testimonianza che non avesse mai l'aspetto e la forma spettacolare. [...]". (Fabrizio Sarazani, "Il Giornale d'Italia", 20 dicembre 1942).