Omen - Il presagio

The Omen

USA 2006
Robert Thorn, un importante diplomatico americano, e sua moglie Kathryn stanno per avere un bambino, ma al momento del parto qualcosa va storto e il piccolo muore. Thorn è addolorato per la perdita del figlio ma è ancor più preoccupato per la reazione che avrà Kathryn alla terribile notizia, dato che ha già subito due interruzioni di gravidanza spontanee. In suo soccorso interviene Padre Spiletto, un prete dell'ospedale, che gli mostra un altro neonato nato nella stessa notte che ha perso la mamma al momento della nascita. L'uomo acconsente a riconoscere il bambino come proprio nascondendo la verità alla moglie. Per cinque anni Thorn, Kathryn e il piccolo Damien conducono una vita tranquilla, ma alcuni fatti inquietanti sembrano presagire il fatto che il bambino sia l'Anticristo a lungo profetizzato...
SCHEDA FILM

Regia: John Moore

Attori: Liev Schreiber - Robert Thorn, Julia Stiles - Katherine Thorn, Mia Farrow - Sig.ra Baylock, David Thewlis - Jennings, Seamus Davey-Fitzpatrick - Damien, Michael Gambon - Carl Bugenhagen, Pete Postlethwaite - Padre Brennan, Vee Vimolmal - Infermiera di Baylock, Nikki Amuka-Bird - Dottor Becker, Reggie Austin - Tom Portman, Matt Ritchie - conduttore tv, Marshall Cupp - Steven Haines

Soggetto: David Seltzer

Sceneggiatura: David Seltzer

Fotografia: Jonathan Sela

Musiche: Jerry Goldsmith

Montaggio: Dan Zimmerman

Scenografia: Patrick Lumb

Costumi: George L. Little

Effetti: Ian Wingrove, Matt Johnson (II), W.M. Creations, Cinesite (Europe) Ltd.

Altri titoli:

The Omen 666

Omen 666: il presagio

Durata: 110

Colore: C

Genere: HORROR

Produzione: TWENTIETH CENTURY FOX FILM CORPORATION

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA

Data uscita: 2006-06-06

TRAILER
CRITICA
"Avevamo il presagio che avrebbero rifatto anche 'Il presagio'. A 30 anni dalla pellicola diretta da Richard Donner, ecco il fiacco 'Omen' di John Moore ancora sceneggiato da David Seltzer, autore del romanzo da cui tutto ebbe origine. (...) Lo sceneggiatore Seltzer è garanzia di fedeltà all'originale. Ciò che manca in questo remake sono regia e cast. John Moore pensa al cinema come a un grande videoclip in cui anche un bagno viene ripreso come fosse l'interno di un'astronave. Il sessantenne Gregory Peck era la faccia buona degli Stati Uniti. Vederlo combattere contro Damien metteva i brividi. Il giovane e inespressivo Schreiber non è all'altezza del ruolo per non parlare della Stiles, imbarazzante nei panni dell'elegante Lee Remick. 'Omen' è uscito nel mondo il 6/6/2006. Si è giocato con il numero del diavolo 666. L'idea è buona. Il film no." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 9 giugno 2006)

"Predestinato ad uscire il 6-6-06, il remake del film del '76 di Donner racconta un diavoletto di bebè, bestia di Satana. (...) Il regista John Moore, nome banale come lo stile, dice che la faccenda è attualissima, il Male è fra noi (Iraq?), ma attualizza con disastri naturali. Combattendo col Diavolo, ma anche con una sceneggiatura a rischio di ridicolo, Liev Schreiber, ottimo regista di 'Ogni cosa è illuminata', si prodiga da attore in un film di mistica paura baraccona, effettistica e prevedibile come un salto ad ostacoli: un grido ogni 15'." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 9 giugno 2006)

"Forse anche per arginare la vincente ondata horror nippocoreana, il cinema americano sta attingendo sempre più spesso ad alcuni filoni del passato per operazioni di remake. Dopo l'interessante 'La casa del diavolo' che riprende l'horror-macelleria degli anni '70, 'Omen - Il presagio' ripropone a trent'anni di distanza 'Il presagio' di Richard Donner, diventato un classico dell'orrore paranormale con bambini maledetti, ragazzi posseduti, creature demoniache, inaugurato qualche anno prima da 'L'esorcista'. Il regista John Moore ha apportato solo qualche irrilevante cambiamento alla sceneggiatura originale di David Seltzer, autore anche dell'omonimo romanzo. (...) Forte di un buon cast con Liev Schreiber e Julia Stiles nei ruoli che furono di Gregory Peck e Lee Remick e Mia Farrow nel personaggio-chiave della bambinaia di Damien, Moore gestisce con mestiere l'irruzione del Male nella vita di Robert nel momento in cui ha accettato lo scambio del figlio." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 10 giugno 2006)