Luna e l'altra

ITALIA 1996
In una scuola elementare di Milano, nel 1955, si svolge una cerimonia per ricordare il sacrificio di un'eroica maestra morta per salvare i ragazzi. La scuola dove insegnava porterà da oggi il suo nome, Luna Di Capua. Un flash-back porta il racconto a due mesi prima, con l'insegnante Luna che si appresta a dare il via ad un altro anno scolastico, come ormai fa da dieci anni, da quando si è trasferita da Napoli a Milano. La vita procede tranquilla: il direttore burbero e inflessibile è in particolare confidenza con il maestro Caimi, con il quale progetta avventure galanti; Angelo Franchini, il bidello, è innamorato di Luna ma non osa rivelarsi e, appena può, corre a suonare nella banda diretta dal macellaio. Luna vive con l'anziano padre, che lontano dal sole di Napoli si è progressivamente intristito. La quiete del quartiere periferico milanese è vivacizzata dall'arrivo del circo Panforti, pochi artisti, un cammello e sei cani per movimentare le serate di gente non ancora catturata dalla televisione. Due bambini del circo vengono presi dalla strada e il direttore li assegna alla classe della Di Capua, che cerca di educarli, sequestrando un oggetto che i due si portavano dietro, una lanterna magica, segreto di Igor mago delle ombre. Così, durante una notte di temporale, l'ombra di Luna acquista vita propria e decide di farsi conoscere con una personalità autonoma del tutto diversa, se non opposta, a quella dell'originale. Tanto Luna è timida, introversa, chiusa, tanto l'ombra è sfacciata, decisa, intraprendente. Così cambia la vita non solo delle due Luna ma anche delle due figure che la seguono da vicino, il padre e il bidello. La dissociazione tra i due aspetti è però molto forte e non può essere portata troppo in lungo: a poco a poco la vera Luna prende coraggio, cambia il proprio carattere, si fa coinvolgere insieme ad Angelo nelle rappresentazioni del circo. Succede così che durante la tradizionale festa degli alberi la segnalazione di una bomba fa allontanare tutti gli scolari. Solo Luna si avvicina all'ordigno che subito esplode. Luna muore, ma era quella falsa, quella vera è fuggita con Angelo e il circo verso l'avventura di una nuova vita.
SCHEDA FILM

Regia: Maurizio Nichetti

Attori: Maurizio Nichetti - Angelo Franchini, Iaia Forte - Luna Di Capua, Ivano Marescotti - Il maestro Caimi, Aurelio Fierro - Il padre di Luna, Luigi Maria Burruano - Il direttore, Eva Robin's - La donna barbuta, madre di Mjscia, Luciano Manzalini - Il mago Igor, Eraldo Turra - Turi, il macellaio, Davide Marotta - Il proprietario del circo, Rosaria Uva - Maria, Marco Pironti - Mjscia, Fabiano Santacroce - Jermal, Carla Monti - Wanda, Banda Osiris - Orchestrina del circo, Guerrino Crivello - Il farmacista, Marilena Trifone - Amante di Turi, Luis Molteni - Primo clown, Osvaldo Salvi - Secondo clown, Angela Pietrantoni - Cliente della macelleria, Lucy Lo Russo - Cliente della macelleria, Augusta Gori - La custode della casa chiusa, Paola Iovinella - Direttrice della casa chiusa, Gabriella Barbuti - "Signorina" della casa chiusa, Marta Comerio - "Signorina" della casa chiusa

Soggetto: Maurizio Nichetti, Stefano Albè

Sceneggiatura: Maurizio Nichetti, Stefano Albè, Laura Fischetto, Nello Correale

Fotografia: Luca Bigazzi

Musiche: Carlo Siliotto

Montaggio: Rita Rossi

Scenografia: Maria Pia Angelini

Costumi: Maria Pia Angelini

Effetti: Filmidea

Durata: 99

Colore: C

Genere: FANTASY

Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICO

Produzione: ERNESTO DI SARRO PER BAMBU' CINEMA E TV, RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA

Distribuzione: FOX (1996) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1996.

- IL FILM E' STATO GIRATO IN NOVE SETTIMANE, CON UN BUDGET DI QUATTRO MILIARDI E MEZZO. HA RICHIESTO SEI MESI DI POST-PRODUZIONE PER GLI EFFETTI SPECIALI DELLE OMBRE.

- LA FOTOGRAFIA DI LUCA BIGAZZI RIPROPONE GLI ANNI '50 CON UN PARTICOLARE TRATTAMENTO SUI COLORI REALIZZATO A CINECITTA'.

- NASTRO D'ARGENTO 1997 PER LA MIGLIORE REGIA E PER LA MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA (IAIA FORTE, EX AEQUO CON VIRNA LISI).
CRITICA
"Cosa voleva essere davvero 'Luna e l'altra'? Come film comico è un tantino crepuscolare anche se Iaia Forte, bravissima, ha almeno una scena memorabile (quando Ombretta bacia Nichetti e Luna si sdilinquisce sulla sedia in piena riunione scolastica). Come commedia sentimentale è insolita, elegante, contorna gli interpreti di lanterne magiche e ombre cinesi, ma resta esile, incerta, un po' ovvia. E se l'ombra di Nichetti fosse un Super-Io troppo esigente?". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 21 novembre 1996).

"Candore e grazia, come spesso nei film metà reali, metà fantastici di Nichetti. Non sempre con bozzetti tutti di grana fina e con qualche incertezza nello svolgere le vicende dell'altra in contrasto e in opposizione con quelle di Luna (qualche passaggio scricchiola, la verosimiglianza e la logica, anche là dove la favola avanza le sue pretese, suscitano perplessità e riserve), momenti felici, però, ce ne sono, specie quelli che riguardano personaggi di contorno, tratteggiati spesso con mano ferma e nello stesso tempo garbata". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 22 novembre 1996).