L'inferno è per gli eroi

Hell Is for Heroes

USA 1962
Autunno 1944. Svanita l'illusione del rientro in patria, una compagnia statunitense è nuovamente destinata in linea. Essa è comandata dal capitano Loomis e nelle sue file conta anche il sergente Reese, decorato al valore ma esonerato dal comando per ubriachezza. Il grosso della formazione è dislocato in diverso settore ed un caposaldo resta affidato al sergente Pike al comando di sei uomini, tra cui è Reese. La pattuglia si difende con coraggio e astuzia. Purtroppo Pike viene ucciso. Gli subentra Resse, che, contravvenendo agli ordini, conduce i suoi uomini all'assalto di un fortino. Alcuni soldati trovano così la morte. Al suo ritorno, Loomis deferisce il sergente alla corte marziale. Frattanto riprende l'avanzata. Reese, mortalmente ferito, fa saltare in aria un pericoloso bunker. Con l'ausilio di rinforzi gli americani aprono una breccia nella linea Sigfrido.
SCHEDA FILM

Regia: Don Siegel

Attori: Steve McQueen - Soldato John Reese, Bobby Darin - Soldato Dave Corby, Fess Parker - Sergente Bill Pike, Harry Guardino - Sergente Jim Larkin, James Coburn - Caporale Frank Henshaw, Mike Kellin - Soldato Stan Kolinski, Joseph Hoover - Capitano Roger Loomis, Bill Mullikin - Soldato Joe Cumberly, L.Q. Jones - Sergente Frazer, Michele Montau - Monique Ouidel, Nick Adams - Homer Janeczek, Bob Newhart - Soldato James E. Driscoll, Don Haggerty - Capitano Mace

Soggetto: Robert Pirosh, Curt Anders

Sceneggiatura: Robert Pirosh, Richard Carr

Fotografia: Harold Lipstein

Musiche: Leonard Rosenman

Montaggio: Howard A. Smith

Scenografia: Howard Richmond, Hal Pereira

Arredamento: Sam Comer, Robert R. Benton

Effetti: John P. Fulton

Altri titoli:

Die ins Gras beißen

Comando

L'enfer est pour les héros

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: GUERRA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Tratto da: una storia di Robert Pirosh e Curt Anders

Produzione: HENRY BLANKE PER PARAMOUNT PICTURES

Distribuzione: PARAMOUNT - CIC VIDEO

CRITICA
"Un ennesimo film di guerra che presenta un episodio di inutile eroismo. Pur non dicendo nulla di nuovo sull'argomento e malgrado qualche ingenuità, l'opera non manca di suspence. Discreta la recitazione. Buone alcun sequenze di battaglia". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 53, 1963)